A Matera, gli amici di Emilio Colombo ricordano lo statista lucano
Sabato 27 giugno 2020 alle ore 10 nel Santuario della Madonna di Picciano di Matera gli “Amici del Presidente Colombo” promuovono una Santa messa in suffragio del Senatore a vita Emilio Colombo.
La funzione religiosa sarà officiata da Monsignor Pino Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina.
Al termine della celebrazione saranno ricordate le virtù dello statista lucano a cento anni dalla nascita e sarà promossa la costituzione della “Fondazione Emilio Colombo”, che lo ricordi degnamente e che diventi spazio di sapere condiviso.
Le riflessioni sulla figura dI Emilio Colombo di Pierluigi Diso:
“Vorrei dare a ciascuno di voi i miei occhi per farvi vedere cosa eravamo e cosa siamo oggi: solo così potete essere responsabili del vostro presente ed immaginare un futuro sempre migliore…”.
Con queste parole il presidente Emilio Colombo, del quale ricorre il centenario della nascita, era solito ricordare gli inizi della sua attività politica, tra la fine della seconda guerra mondiale e l’inizio della ricostruzione in Italia. Colombo è stato un vero e grande statista, tra i pochi che l’Italia abbia veramente avuto, e parte di quella generazione di uomini politici che hanno costruito la democrazia, realizzato la Costituzione repubblicana, promosso il miglioramento etico e sociale del nostro Paese. Colombo è stato un uomo segnato da una grandezza particolare, simbolico, ricco di emozioni che vivono in chi lo ha conosciuto e apprezzato. Impegno, dedizione, passione e poesia nel suo alto magistero sociale e politico, dedizione alla sua terra, che viveva fertili intuizioni, progetti che venivano affidati alla sua guida, giovani intelligenze affascinate dalla divulgazione del suo pensiero utile, e tanto altro ancora. Questa è stata la vita di Emilio Colombo , che generava emozioni, faceva cultura, sostenuto da una forte vision. È sufficiente guardarsi intorno percorrendo le strade della terra lucana e della nostra Matera, come anche dei piccoli borghi lucani, per avvertire la massiccia presenza di storie, che hanno segnato la sua accorta attenzione alla giustizia sociale e ai simboli del riscatto della sua Terra. Un legame con la sua terra che resterà sempre fortissimo, la sua Basilicata che egli ha restituito all’Italia e ne ha condotto lo spessore delle tradizioni e della cultura anche in Europa e nel mondo. Poi c’è il Colombo dell’idea delle coalizioni, della politica come mediazione, dell’incontro e dello scambio con le altre esperienze politiche e soprattutto l’idea dell’Europa, quello che più mi affascina. La carriera lunga e illustre di questo Padre della Patria non può certo essere raccolta in poche righe e necessita di una Fondazione che tramandi la sua storia, quella dell’illustre statista lucano.
Pierluigi Diso