A Orsara l’arte trasforma la prigione in un museo internazionale
Può una vecchia prigione diventare un Museo d’Arte Contemporanea capace di interconnettere Orsara di Puglia, piccolo centro collinare in provincia di Foggia, con artisti e creativi di tutto il mondo? La risposta è nell’inaugurazione del MACAL, giovedì 1° agosto 2024 alle ore 17, con l’apertura ufficiale del Museo d’Arte Contemporanea Andreas Lüthi in via Carlo Alberto 22/24. La via, il numero civico e i locali sono gli stessi che, fino al 1996, hanno ospitato il carcere del paese. Un luogo ricco di storie e di storia, poiché il palazzo all’interno del quale sarà attivo il MACAL risale al 1500. Per il 2025, il carcere diventato museo ha già in programma 8 mostre d’arte contemporanea e una serie d’iniziative, alcune delle quali porteranno a Orsara di Puglia artisti provenienti dalla Cina e da altre parti del mondo. Tra i progetti in cantiere, inoltre, c’è quello di dedicare una sezione del MACAL al patrimonio di fotografie storiche che raccontano 100 anni di storia.
Il MACAL, progetto patrocinato dall’Amministrazione Comunale, nasce per volontà di Andreas Lüthi, pittore e performer svizzero. L’artista elvetico ha conosciuto Orsara di Puglia e se n’è innamorato grazie ad Antonio Campanile, il suo art-manager, professionista di origini orsaresi che da moltissimi anni vive e lavora in Svizzera. In occasione di “Appuntamento con la Daunia”, evento organizzato annualmente dal cuoco-ambasciatore della cucina pugliese Peppe Zullo, Andreas Lüthi ha avuto modo di approfondire la conoscenza della realtà orsarese e di visitare quella parte degli ambienti dell’antico Palazzo De Paolis-Jamele che, fino al 1996, hanno avuto funzione di carcere. Il pittore-imprenditore elvetico ha deciso di comprare quei locali, di avviarne la ristrutturazione affidata all’architetto orsarese Nicola Tramonte, e di coinvolgere – con il pieno supporto di tanti cittadini di Orsara – artisti, personalità e realtà associative. “Nel tempo trascorso a Orsara di Puglia”, racconta Andreas Lüthi, “sono stato conquistato dall’atmosfera artistica che si vive nel paese, dalla gentilezza e dall’accoglienza. Qui c’è un aroma di bellezza, storia e vitalità che mi piace moltissimo. L’obiettivo è di portare altri artisti di tutto il mondo a esporre e aprire il proprio atelier d’arte non solo qui a Orsara, ma anche nei paesi ugualmente straordinari che sorgono nei dintorni e in tutta quest’area bellissima della provincia di Foggia”.
UN MUSEO D’ARTE DIFFUSO E VITALE. “Il progetto è molto interessante”, spiega Mario Simonelli, “per questo abbiamo deciso di patrocinarlo e di accompagnarne la realizzazione. L’idea, infatti, è quella di realizzare, assieme al MACAL, una rete diffusa di promozione dell’arte che connetta e promuova il territorio attraverso la cultura, le iniziative artistiche, l’ospitalità offerta agli artisti di tutto il mondo. Allo stesso tempo, il nostro territorio si relaziona col mondo facendo apprezzare le sue eccezionali caratteristiche. Il progetto non riguarda soltanto Orsara di Puglia, ma ha punti di interconnessione con Troia, Foggia, Peschici e altri luoghi della Capitanata”.