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A Potenza il consiglio generale dei pensionati Cisl 

Si terrà al Parco del Seminario, in Via Marconi 104, a Potenza, l’ultimo consiglio generale del 2024 della Fnp Cisl Basilicata. Per l’occasione sarà in Basilicata il segretario nazionale Girolamo Di Matteo. Ad aprire i lavori sarà, come è consuetudine, la relazione del segretario generale Giuseppe Amatulli. Annunciata anche la presenza del segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo. Pensioni, fisco, sanità, assistenza sociale, i temi principali che saranno all’attenzione della massima assise del sindacato pensionati della Cisl. Appuntamento che cade nel pieno della discussione sulla manovra economica del Governo che ha ripristinato, tra le varie misure, la piena rivalutazione delle pensioni, come indicato dalla stessa Fnp. «Molte delle misure contenute nella manovra – spiega Amatulli – vanno nella direzione da noi auspicata nel senso di una maggiore equità sociale. Il ripristino della piena indicizzazione delle pensioni è una nostra rivendicazione storica che rafforza il potere di acquisto delle pensionate e dei pensionati e che produrrà effetti positivi anche sui consumi. Ora serve uno sforzo più consistente sulle pensioni minime perché l’incremento previsto dal Governo per il 2025 e il 2026 non è sufficiente. E poi bisogna immaginare un percorso di riforma del sistema previdenziale che tuteli i giovani con carriere discontinue e le donne». Altro tema caldo è quello delle liste d’attesa in sanità. Sul punto la Fnp Cisl, pur apprezzando lo sforzo della Giunta regionale per ridurre le liste d’attesa grazie al coinvolgimento della medicina privata, sollecita un rafforzamento dei presidi di sanità pubblica, a partire dai piccoli ospedali delle aree interne: «Non possiamo disperdere la finestra di opportunità che si è aperta con il PNRR di fare quei necessari passi indietro nella politica di aziendalizzazione spinta e di tagli al sistema sanitario per far fare passi avanti ad un’idea di medicina centrata sul territorio. Lo smantellamento della rete territoriale e l’accentramento delle funzioni nei grandi ospedali ha fatto esplodere la spesa e ingessato il sistema. È tempo di tornare indietro, e il PNRR ci offre un’opportunità storica per ricostruire su nuove basi il patto sociale della salute».

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