A Reggio Calabria, inaugurazione ufficiale del monumento in memoria del cestista Massimo Mazzetto
A Reggio Calabria, sabato 18 giugno, h.18, nell’area verde adiacente la storica Pineta Zerbi di Reggio Calabria sarà inaugurato il monumento denominato il Dono, dedicato a Massimo Mazzetto, il giovane talento del basket italiano vittima di un tragico incidente nel 1986 quando militava in serie A1 con la Viola. L’opera, ideata dall’artista veneta Katrin Pujia che non potrà essere presente all’evento per motivi di salute ed eseguita dalla Fonderia Artistica Pisani, è stata realizzata grazie all’iniziativa promossa dal Comitato Massimo Mazzetto presieduto dal fratello del giocatore, Andrea Mazzetto e composto da Michela Pagnin e coach Gaetano Gebbia con il supporto dell’Amministrazione comunale reggina . Giovanni Spataro, ex giocatore della Viola Reggio Calabria e compagno di squadra di Massimo Mazzetto: “Domani sera alle 18, ci sarà l’inaugurazione della statua in ricordo di Massimo. Come tutti sanno la stele inaugurata nel giugno 1987 e ‘stata vandalizzata alcuni mesi fa. Questo a destato in noi compagni di squadra ma soprattutto amici di Massimo, una profonda indignazione, e grazie all’iniziativa di Gaetano Gebbia ai tempi vice allenatore della Viola guidata da Gianfranco Benvenuti, abbiamo fatto il possibile affinché una nuova scultura ricordasse Massimo Mazzetto. Voglio ricordare che già una strada e un centro sportivo sono stati intitolati a Massimo. Massimo era una bella persona, una promessa del basket di altissimo livello, era già nel giro della nazionale maggiore, ci ha lasciati il 18 giugno 1986, ma nel cuore di noi amici e compagni di squadra è sempre presente. Aggiungo un grazie a tutti coloro che con il loro contributo hanno fatto si che l’opera venisse realizzata, un grande grazie a Gaetano Gebbia che si è battuto contro i vari ostacoli soprattutto di natura burocratica, un grazie all’artista che ha realizzato l’opera Katrin Puja e infine un abbraccio e un pensiero alla famiglia Mazzetto che ho avuto l’onore di conoscere”.