A San Martino d’Agri un seminario sulle cooperative di comunità nelle aree interne
Sarà San Martino d’Agri, piccolo comune ricadente nel territorio del Gal Lucania Interiore, la sede di chiusura del ciclo di seminari “Luoghi non comuni del futuro”, realizzato insieme a Fondazione Appennino. Un’iniziativa che si è articolata in cinque incontri con l’obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità.
Il quinto ed ultimo appuntamento del ciclo di incontri che ha affrontato tanti temi legati alle aree interne e che termina affrontando appunto quello di una possibile declinazione del lavoro in piccole comunità, in un evento che porta proprio il titolo “Comunità che cooperano” e vedrà al centro della riflessione una analisi sulle opportunità di impresa che i mercati dell’accoglienza locale possono offrire. Un’analisi a più voci, con esperti di cooperazione e con testimonianze dirette, che trova un suo principale punto di atterraggio nella possibilità offerta dal modello della cooperativa di comunità, ritenuta una delle più concrete strade da percorrere nelle aree interne.
“Fare impresa al Sud è più complicato! Troppa burocrazia rende difficile la libera iniziativa! Nei piccoli comuni non c’è mercato per un’impresa . Di tanti luoghi comuni, – per stare nel format del ciclo di seminari voluto dagli organizzatori – questi forse sono davvero i più realistici e non rappresentano soltanto convinzioni senza fondamento. Ma proprio perché questi luoghi comuni sono concreti, si possono prendere in considerazione soluzioni che da queste difficoltà prendono proprio spunto e si pongono l’obiettivo di superarli per offrire opportunità lavorative partendo proprio dai bisogni concreti delle aree interne e dai servizi di cui necessitano. Le cooperative di comunità vanno in questa direzione e rappresentano una modalità emergente di fare impresa, una soluzione costruita a misura per le aree svantaggiate che punta a superare gli ostacoli più noti del fare impresa. Non a caso il progetto di seminari prevede questo appuntamento come ultimo del ciclo, affinché si possano analizzare con i possibili stakeholder territoriali le reali opportunità da cogliere. Possiamo davvero contribuire a creare «luoghi non comuni del lavoro» in cui il core business sia la comunità?”.
A parlarne saranno innanzitutto gli esperti del settore. Filomena Pugliese, Segretario Generale di Confcooperative Basilicata, che opera da decenni nel settore della cooperazione e delle imprese con esperienza diretta e conoscenza del settore della cooperazione nelle realtà territoriali; e Paolo Scaramuccia, responsabile nazionale per le cooperative di comunità e politiche di sviluppo locale di Legacoop. Con loro due casi concreti, l’esperienza lucana della cooperativa di comunità “Siamo Accettura”, con il suo presidente Giuseppe Labbate, e la cooperativa di comunità “Terramea” di Carovilli, in provincia di Isernia in Molise, con il presidente Marco Scarpitti.
Si tratta di realtà la cui testimonianza è a diretto contatto con le problematiche e le opportunità delle piccole comunità delle aree interne nelle quali non ci si può inventare un turismo “copia/incolla” ripreso dalle destinazioni mainstream ma è necessario integrarlo in maniera “laterale” all’offerta di tanti servizi essenziali per la qualità della vita tanto delle comunità locali quanto, conseguentemente, degli ospiti temporanei. Temi sui quali si fonda il pensiero e l’azione di Fondazione Appennino, che in questo ciclo ha portato l’impegno di questi anni, riassunto con la voce di vari esperti anche nel volume “Comunità Appennino. Superare l’internità”, pubblicato un anno fa per Rubbettino Editore e che contiene molti dei temi trattati nel ciclo di seminari, compreso le cooperative di comunità. A rappresentare Fondazione Appennino saranno Annalisa Romeo e Gianni Lacorazza, che si affiancheranno ad Ennio Di Lorenzo e Tommaso Santochirico del Gal Lucania Interiore.
L’incontro si terrà nell’ex convento Minori Osservanti di San Martino d’Agri, in largo Marconi alle 17, ed a fare gli onori di casa saranno il sindaco Mario Antonio Imperatrice e il presidente del Gal Lucania Interiore Luigi De Lorenzo.