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A Taranto i casi di mesotelioma sono 5 volte superiori alle attese

“A Taranto si registrano 20 casi di mesotelioma all’anno, con un’incidenza 5 volte superiore all’attesa”. Lo ha detto Ezio Bonanni, presidente dell’Ona (Osservatorio Nazionale Amianto), in occasione della prima tappa del workshop sul tema, che toccherà anche le città di Bari, Brindisi e Foggia.
I numeri che riguardano Taranto sono agghiaccianti: i morti per mesotelioma in città, tra il 2006 e il 2011, sono la metà di quelli censiti nell’intera Puglia dal Registro regionale. 121 morti solo di mesotelioma, di cui 99 uomini (il tasso di incidenza negli uomini è il triplo rispetto a quello nazionale) e 22 donne. Il mesotelioma è un tumore che nasce dalle cellule del mesotelio ed è associato soprattutto all’esposizione all’amianto. Non ci sono solo le ciminiere del siderurgico, ma anche le fornaci delle acciaierie dell’Ilva, l’Arsenale Militare, le navi della Marina. Ecco, quindi, che il territorio della provincia di Taranto paga un prezzo altissimo in termini di salute ed inquinamento ambientale. “Proporremo al Governo di implementare il fondo Inail vittime dell’amianto”, ha chiosato Bonanni.

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