A Tricarico (MT), il 26 e 27 Marzo 2022 le “Giornate FAI di Primavera”: Visite all’edificio adibito a sede del Comando Compagnia Carabinieri
Il 26 e 27 marzo 2022 l’edificio adibito a sede del Comando Compagnia Carabinieri di Tricarico sarà aperto in occasione delle “Giornate FAI di Primavera”, con visite guidate da parte degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico “Carlo Levi” di Tricarico.
Lo storico edificio di proprietà della Diocesi, noto come “ex seminario”, è situato nelle antiche mura cittadine, che ben conservano il fascino e l’antica storia di uno dei centri medievali più importanti del Mezzogiorno d’Italia. Un luogo speciale, al cui interno è collocata una cappella, di epoca settecentesca, con un importante altare fatto realizzare nel 1904 dall’indimenticato vescovo mons. Anselmo Filippo Pecci, da sempre legato all’esperienza della Chiesa e che nel corso del tempo, pur cambiando varie destinazioni, ha sempre conservato una particolare vocazione per il territorio e per la gente.
In origine fu sede di uno “xenodochia” o “ospitia”, ossia una dei tanti luoghi di ricovero a servizio di pellegrini e crociati, che generalmente durante il Medioevo sorgevano lungo le vie di grande transito commerciale o sui percorsi di pellegrinaggio verso l’Oriente e la Terra Santa. Se ne attesta l’esistenza a Tricarico sin dal 1373. Tali luoghi di ospitalità erano spesso gestiti dai monaci e dall’Ordine degli Ospedalieri e quando collocati all’interno delle mura delle città, come quello di Tricarico posto di fianco alla Porta Vecchia, erano dislocati presso le cattedrali o annessi alle chiese.
Nel corso del ‘500, come spesso accadde in quei secoli, venne poi trasformato in un “hospitale” (luogo per ospitalità), preposto ad attività assistenziali e alla cura degli ammalati e dei feriti. Nel 1543, il sacro ospitale di Tricarico, dedicato a San Giovanni della Croce, con bolla di Paolo III venne annesso alla Confraternita di S. Maria del Lettorio che aveva sede nella sua cattedrale. Il collegamento dell’edificio con i luoghi più sacri del Cristianesimo è testimoniato dalla piccola scultura presente sul sopportico raffigurante un pellegrino, con la tipica veste corta, la conchiglia e il borsello di cuoio. Nel 1595 una parte dell’edificio venne utilizzata quale sede del Seminario vescovile di Tricarico appena istituito sotto l’episcopato di Ottavio Mirto Frangipane, come previsto dalle norme del Concilio di Trento che lo richiedevano in ogni sede vescovile.
Si deve, tuttavia, al vescovo Pier Luigi Carafa senior (che poi sarebbe divenuto Cardinale), nel 1634, una profonda opera di ristrutturazione dell’intero edificio, con l’impiego di cospicui capitali che sarebbero serviti per pagare la retta a probi professori e ad un rettore. In seguito, dopo la chiusura del seminario, l’edificio ospitò una comunità di Padri Missionari del Cuore Immacolato di Maria che, su invito del vescovo Raffaello delle Nocche, operò a Tricarico dal 1924 al 1939, nonché gli sfollati della seconda guerra mondiale e alcune associazioni di lavoratori. Alcuni locali, invece, su richiesta del sindaco Rocco Scotellaro, furono messi a disposizione dal vescovo Raffaello delle Nocche per ubicarvi l’Ospedale Civile di Tricarico che venne inaugurato il 7 agosto 1947. Nel 1952 il vescovo Raffaello delle Nocche, avvertendo la necessità di fornire un servizio per l’istruzione dei ragazzi della sua diocesi, che un tempo faceva capo al seminario, promosse l’istituzione di una Scuola Media Parificata Maschile, collegata all’Istituto Magistrale “Gesù Eucaristico”, con sede nell’ex seminario e anche un annesso convitto, affidato alla guida di mons. Pancrazio Perrone.
Erano gli anni del dopoguerra e dell’avvio dell’industrializzazione in Basilicata e, come lo stesso Rocco Scotellaro aveva sottolineato nella campagna elettorale per le provinciali del ‘52, occorreva preparare i giovani alle nuove realtà lavorative. Questa scuola funzionò solo due anni, perché lo Stato, nel frattempo, istituì la Scuola Media Statale. Il convitto vescovile, invece, operò fino al 1972-1973, ospitando nei suoi vent’anni di funzionamento ben 368 ragazzi provenienti dai vari paesi della Basilicata (oltre il 50,0%), da Tricarico (45,66%) e da centri extraregionali (4,08%), come Torre del Greco, Fano, Sassari, Roma e, soprattutto, pugliesi come Taranto, Ginosa, Bitonto, Barletta, Ceglie Messapica, Ostuni, Vieste.
Nel frattempo, nel 1961, a Tricarico fu istituito il Liceo Scientifico Statale di Tricarico, prima come sede staccata del Liceo Classico di Melfi; poi, nel 1981, come sede autonoma. Dal 1978 al 1992 questo istituto è stato ospitato nei locali dell’odierna Caserma dei Carabinieri: al piano terra erano ubicate alcune aule, la palestra nell’ampio locale che fiancheggia il sopportico e i locali di servizio; al primo piano, la cappella, gli uffici di segreteria, le aule, i servizi igienici e, nei grandi saloni, l’aula magna e il laboratorio di fisica.
Risale al 2001 l’attuale collocazione quando, dopo un periodo di chiusura, lo storico edificio è stato oggetto di importanti lavori di restauro, con interventi sulle parti strutturali, il rifacimento della facciata in pietra viva e della copertura a tetto ed il rinnovo completo degli impianti, per essere adeguato ad ospitare l’importante presidio dell’Arma dei Carabinieri. Sono, inoltre, state eliminate tutte le superfetazioni che negli anni avevano alterato le caratteristiche architettoniche dell’edificio, con il ripristino della scala originaria e la riapertura delle arcate di ingresso e delle finestre così come erano in origine.
Un luogo, quindi, da sempre centrale nella vita di questa città e nel cammino della Chiesa di Tricarico che, anche con una diversa funzione, vuole confermare la sua attenzione per il territorio, per la gente e per il bene comune.