Abusivismo, a Porto Cesareo saranno abbattute 220 abitazioni
Nell’area protetta di Porto Cesareo saranno circa 220 le abitazioni abusive che, a breve, verranno abbattute. Quella dell’abusivismo edilizio nel comune salentino è una piaga presente sin dagli anni ’70, quando la cosiddetta ‘casa al mare’ era un must per molti. E la voglia di avere un appartamento anche in località balneari ha fatto calpestare e aggirare la legge, e solo oggi lo Stato è intervenuto con le ruspe, per distruggere quello che non doveva esserci. Se Porto Cesareo aveva la maglia nera in Puglia per le casette disseminate in aree di pregio, oggi c’è stata comunque un’inversione di tendenza, grazie alle aree protette e la campagna di sensibilizzazione che ha condotto ad una coscienza più ecologista.
Mimmo Buccolieri, esponente di Legambiente Porto Cesareo, ha evidenziato le criticità di quegli anni, quando anche da piccoli pezzi di terreno venivano su casette anche graziose. “Oggi per fortuna – ha spiegato Buccolieri – non è più così, si sta cambiando l’atteggiamento verso questo genere di reati”. In quegli anni la convinzione era che una qualsiasi sanatoria avrebbe fatto passare in cavalleria l’abusivismo. Per fortuna non è così: qualche settimana fa la Procura di Lecce ha cominciato con le opere di demolizione e, in accordo con il proprietario, sono stati smontati gli infissi e altro materiale che poteva essere riutilizzato. Un ulteriore passo avanti è stato anche fatto dando la possibilità al proprietario di abbattere da solo l’opera, per non incappare nella morosità applicata dallo Stato, pari a circa 30 mila euro.
“Questo significa oggi – commenta Buccolieri – farsi un mutuo per poter abbattere l’immobile fuori legge, è un modo economico sia per lo stato che non dovrà attingere ai fondi – che per altro non sono tantissimi – per combattere l’abusivismo ma anche per il proprietario che non subirà un ulteriore aggravio”.