Acciaierie d’Italia, Ex lva, vertenza in stallo
Si è tenuto oggi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro di oggi tra i Ministri Giorgetti e Orlando e le organizzazioni sindacali nazionali. Come Fim, durante l’incontro con i due Ministri, abbiamo denunciato la grave situazione di stallo in cui versa il polo siderurgico di Taranto, che ormai a cinque mesi dal nuovo piano industriale rimane ai minimi livelli produttivi senza che sia data un accelerazione agli
investimenti previsti e con più cassintegrati che gente a lavoro.
Il Governo ha ribadito la volontà di investire e rilanciare sul sito di Taranto e con esso sui siti del Gruppo. Confermando il fatto che
per il Governo l’acciaio rappresenta un settore strategico. A tal fine il Governo ha ribadito, a valle dell’attesa sentenza del Consiglio di Stato,
di insediare il nuovo CDA con la presenza dei rappresentanti del Governo e l’acquisizione futura della quota di maggioranza, e quindi del controllo, di Acciaierie d’Italia. L’incontro di oggi è stato ancora purtroppo interlocutorio. Le volontà del Governo sono positive ma teniamo che nelle prossime settimane la situazione produttiva e occupazionale non abbia significative accelerazioni, questo in una fase in cui c’è una forte richiesta di acciaio. Per noi resta incomprensibile, come il versamento di 400 mln da parte dello Stato non sia stato accompagnato dalla contemporanea entrata in ruolo del nuovo CDA di Acciaierie d’Italia.
Una situazione d’incertezza che può essere risolta con un confronto con gli attuali manager della società mettendo finalmente in marcia gli investimenti e la ripresa produttiva attesa. Per la Fim Cisl resta in ogni caso prioritario la costruzione di un accordo sindacale che preveda investimenti, a partire da quelli indispensabili per un transizione ecologica che permettano di realizzare contemporaneamente l’obiettivo
di esuberi zero, ivi compresi, i lavoratori in amministrazione straordinaria.