Accordo in Natuzzi. La produzione torna in Italia
Raggiunto l’accordo per la Natuzzi; si prevede, infatti, il ritorno negli stabilimenti di Puglia e Basilicata delle produzioni dalla Romania. Gli esuberi strutturali si riducono subito da 1.726 a 1.506; di questi, altri 650 saranno rioccupati entro il 2014, altri 200 entro il 2018, con la creazione di due newco. L’intesa sarà ratificata oggi, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, con l’azienda stessa, le Regioni Puglia e Basilicata ed i sindacati.
“Mobilità volontaria per circa 600 persone. Si può parlare di accordo storico – ha detto Fabrizio Pascucci, segretario nazionale della Feneal-Uil – perché riporta in Italia le lavorazioni che erano state delocalizzate in Romania, grazie al fatto che i sindacati si sono resi disponibili ad una politica salariale moderata (senza ulteriori richieste aggiuntive rispetto al contratto nazionale per almeno tre anni) con flessibilità sugli orari e maggiore produttività”. Dopo il Mise, i sindacati, secondo la tesi di Pascucci, si sposteranno al ministero del Lavoro per siglare la proroga della cassa integrazione straordinaria, per riorganizzazione complessa, che sarà richiesta per 2.000 persone per un anno (fino ad ottobre 2014) e che per un periodo sarà a rotazione. Dei 1.726 esuberi strutturali inizialmente annunciati dall’azienda dei divani , 220 saranno subito ricollocati nello stabilimento di Jesce (Matera), dove la produzione si era quasi azzerata, recuperando così anche questo sito e riducendo da subito gli esuberi a 1.506. Di questi, a sua volta, 500 lavoratori saranno rioccupati entro il 2014, riportando lavorazioni dalla Romania (dove il sito sarà comunque operativo) in Puglia e in Basilicata, con la costituzione di una nuova società a gennaio. I sindacati puntano soprattutto su Ginosa (Taranto), dove la fabbrica entro novembre sarà chiusa, in modo da rimetterla in piedi con la newco. Altri 200 lavoratori saranno recuperati entro il 2018, sempre nell’ambito di questa newco. Ancora altri 150, con la creazione di una seconda newco, saranno rioccupati sempre entro il 2014.