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Accordo per appalto dell’indotto Eni

eniRaggiunta intesa per i lavoratori delle ditte De Pasquale e Rendelin, aziende dell’appalto Eni.

Dopo sette mesi di trattativa, trascorsi tra agitazioni sindacali varie di tutto l’appalto ENI, Fim e Fiom, il 26 novembre sera, al termine di un confronto durato 9 ore, hanno siglato un importante accordo legato al reinserimento nel processo lavorativo dei lavoratori tagliati dal passaggio tra le società uscenti e le subentranti.

I lavoratori saranno assorbiti dalle ditte vincitrici dell’appalto nella raffineria tarantina.

In questi lunghi sette mesi, Fim e Fiom, unitamente alle confederazioni CGIL CISL UIL, hanno chiesto l’intervento del Prefetto di Taranto, del Ministero del Lavoro, nonché dell’ENI stessa e delle imprese subentranti.

Un accordo tenacemente perseguito dalle OO.SS. e da tutti i lavoratori dell’appalto ENI, perché apre le porte al famoso tavolo vertenza del Bacino indotto Eni.

I segretari Berrettini e Colopi auspicano che quello siglato il 26 novembre sera possa rappresentare il punto di partenza per il raggiungimento dell’accordo quadro generale Eni.

Anche la direzione ENI di Taranto ha fortemente voluto questo accordo affinché tale increscioso disagio non abbia a ripetersi.

Le segreterie di FIM FIOM ringraziano tutti i lavoratori dell’appalto ENI per la fiducia e la compattezza che, in questi mesi, hanno dimostrato per il raggiungimento di un obiettivo che vede le famiglie di questo territorio affrontare una crisi che ha messo in ginocchio tutto il sistema industriale con la speranza che, da oggi, accordi di questa importanza vengano fatti in tutti i luoghi di lavoro.

Berrettini-Colopi FIM FIOM

 

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