Accordo Sole per Acquedotto Lucano
“La sinergia tra diverse realtà a cui la Regione Basilicata ha dato vita produce frutti e dimostra così la bontà del progetto. Aver realizzato delle società che si occupassero di efficientare settori strategici nel terzo millennio, quali la gestione del ciclo delle acque e l’approvvigionamento energetico, contribuisce a rendere solido il sistema pubblico lucano ed affidabile il contesto regione”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, commentando l’Accordo di Programma sottoscritto oggi con Acquedotto Lucano, Sel e Aato.
“L’operazione di oggi consentirà di abbattere i costi di sollevamento, che rappresentano quel differenziale per cui una regione ricca d’acqua deve sostenere una spesa – ha aggiunto De Filippo – per garantire il servizio idrico superiore a chi, ricevendo da noi la materia prima e pagando la relativa tariffa all’ingrosso, è avvantaggiato nella distribuzione dalla forza di gravità. Si tratta di un’operazione che solo due realtà di emanazione pubblica potevano fare, e sono riuscite a farlo mettendo in piedi un meccanismo che porterà utili e risparmi a entrambe le realtà, con un vantaggio conseguente per i cittadini lucani. Per noi la soddisfazione di averci visto giusto nel costruire questo modello”.
“L’accordo di Programma che viene siglato oggi – ha detto, invece, l’assessore alle Attività Produttive, Marcello Pittella – rientra nella strategia regionale che punta alla diversificazione della produzione energetica. Gli impianti che saranno realizzati vanno nella direzione dell’autosufficienza energetica della Basilicata, centrando l’obiettivo di incentivare la produzione di energia elettrica dal fotovoltaico. Ciò significa, in ultima analisi, minore dipendenza da fornitori esterni, risparmio e sviluppo sostenibile. E, ancora, – ha rimarcato Pittella – un sistema pubblico che aumenta la propria efficienza, come hanno fatto in questa occasione le due Spa regionali che operano nei settori idrico ed energetico, rappresenta un forte elemento di competitività del territorio anche in chiave di attrattività per gli insediamenti produttivi. Così la Basilicata riesce ad affiancare alle fonti fossili di cui è dotata anche una più preziosa componente energetica da fonte rinnovabile”.
La sottoscrizione dell’Accordo è per il presidente della Società Energetica Lucana, Rocco Colangelo, “una dimostrazione esemplare di proficua collaborazione istituzionale a vantaggio della comunità lucana e del suo territorio”. “L’Accordo, cofinanziato dal Po Fesr Basilicata 2007-2013 e dalla Società Energetica Lucana, prevede la realizzazione di una rete di impianti di produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica. La capacità installata, pari a circa 3,2 MWp, servirà a ridurre e razionalizzare – ha spiegato Colangelo – la spesa energetica regionale nella gestione del Servizio Idrico Integrato ed aumentare la copertura del fabbisogno energetico pubblico attraverso fonti rinnovabili endogene. L’operazione contribuisce al perseguimento degli obiettivi comunitari al 2020 in materia di consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili, ad una riduzione significativa delle emissioni di CO2 ed alla futura riduzione della bolletta idrica dei cittadini. Con la sottoscrizione dell’Accordo la Società Energetica Lucana – ha sostenuto – conferma la strategicità del suo ruolo servente a vantaggio della pubblica amministrazione allargata regionale: attività che si inserisce nel più ampio programma di razionalizzazione dei consumi energetici e di valorizzazione delle energie rinnovabili, che essa sta portando avanti in collaborazione con ospedali, strutture pubbliche e istituzioni locali”.
“La firma di questo protocollo – commenta Antonio Anatrone, presidente di Acquedotto Lucano S.p.A. – sancisce una volontà di fondo importantissima: produrre energia da fonti alternative per incidere favorevolmente sulla bolletta e dunque sulle voci di costo in bilancio. I benefici per la nostra Società sono notevoli. Il costo annuale della fornitura energetica di Acquedotto Lucano necessaria per assicurare, in collina così come in alta montagna, il funzionamento di tutti gli impianti utili a garantire il servizio idrico integrato (dal sollevamento alla potabilizzazione e alla distribuzione della risorsa fino alla depurazione dei reflui) è di circa 13.000.000 euro. La realizzazione di questi impianti consentirà un risparmio energetico per le Società coinvolte nell’operazione di circa 1.200.00,00 euro all’anno. Si tratta – conclude Anatrone – di un progetto dalle grandi potenzialità e per questo non escludiamo, in futuro, la possibilità di poter usare l’idro-elettrico anche per il funzionamento degli impianti che attengono alla fogna oltre che all’idrico”.
“Oggi con la sottoscrizione dell’Accordo si sono create le premesse perché, in futuro, i cittadini-utenti di Basilicata possano usufruire col nuovo Piano d’Ambito di una tariffa del servizio idrico economicamente più sostenibile”. E’ quanto ha detto, a margine della firma, il Commissario dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale, Angelo Nardozza. “Sin dalla proposta di candidatura a finanziamento del progetto ho espresso la piena condivisione e partecipazione all’iniziativa, evidenziando le positive ricadute che si sarebbero riversate sulla determinazione futura della tariffa e la sostenibilità della stessa. Auspico una veloce realizzazione degli interventi previsti nel programma, dando atto dell’egregio lavoro svolto al Dipartimento Attività Produttive, ed in particolare all’Ufficio Energia, per la positiva attività di coordinamento dei vari Enti partecipanti al progetto”.