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‘Acqua Bene Comune’ a Matera

Appuntamento a venerdì 3 dicembre, ore 17, presso la Mediateca Provinciale.

Un incontro che tocca un tema primario: l’acqua come bene comune.

Capire l’importanza della questione acqua che in Italia ha raggiunto una forte consapevolezza sociale e una notevole diffusione territoriale.

Da diversi anni, infatti, sono attive nei territori decine di vertenze aperte da cittadini, lavoratori e anche amministratori locali che sono portatrici di un’esigenza comune e condivisa: la necessità di una svolta radicale rispetto alle politiche che hanno fatto dell’acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione.

Le conseguenze più dirette di tali politiche sono state: degrado e spreco della risorsa, precarizzazione del lavoro, peggioramento della qualità del servizio, aumento delle tariffe, riduzione degli investimenti, diseconomicità della gestione, espropriazione dei saperi collettivi, mancanza di trasparenza e di democrazia.

Queste diverse realtà sociali hanno deciso di ritrovarsi per rendere più incisive le reciproche lotte in difesa dell’acqua come bene comune. 406.626 firme, i cui obiettivi sono: la tutela della risorsa e della sua qualità, la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato e la gestione dello stesso mediante strumenti di democrazia partecipativa. Attualmente la legge è assegnata alla Commissione ambiente della Camera dei deputati in sede referente e attende di essere discussa. Sull’onda di tale straordinaria raccolta firme in ogni angolo del Paese sono fiorite iniziative sul tema dell’acqua, sono sorti nuovi comitati, si sono attivate nuove energie.

Onde sostenere la legge d’iniziativa popolare è stata promossa la prima manifestazione nazionale per l’acqua in Italia, che si è svolta a Roma il 1° dicembre 2007, a cui hanno preso parte 40.000 persone. Contemporaneamente, in Italia il processo di privatizzazione ha subito un’accelerazione con all’approvazione nel novembre 2009 del decreto Ronchi, il quale sancisce la totale e definitiva privatizzazione dell’acqua potabile.

Il 20 marzo 2010, 200 mila persone sono scese in piazza a Roma per la seconda manifestazione nazionale, proprio perché ritengono che questo sia un epilogo da scongiurare, per un concetto inviolabile che annovera l’acqua come un bene di dimensione nazionale: una rete pulsante a cui aderiscono quotidianamente.

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