Acquedotto Lucano, U.Di.Con. chiede chiarezza sui metodi di gestione delle risorse
“La Basilicata continua ad essere terra depauperata delle proprie risorse e martoriata economicamente in barba ad interessi di facciata che portano ad una scorretta gestione delle risorse pubbliche”. Lo ha detto il Presidente dell’U.Di.Con. Basilicata Severino Notarfrancesco, in riferimento alla situazione relativa alle bollette sui consumi idrici fatturate da Acquedotto Lucano, pervenute nei giorni scorsi ad alcuni cittadini e gestori di attività commerciali le cui proteste hanno portato alla nascita di un comitato promotore della petizione popolare voluta dall’Associazione Com.Art di Villa d’Agri.
Notarfrancesco, nell’esprimere sostegno e solidarietà all’iniziativa, ha ricordato che il prezzo dell’acqua in Basilicata, nonostante le ingenti forniture provenienti dai comuni macroproduttori, è elevato a causa delle spese gestionali di Acquedotto Lucano, con il risultato che negli anni si sono create falle sulla gestione di alcuni settori come le letture a domicilio e la manutenzione delle reti.
“Sin dal momento in cui c’è stato il passaggio di competenze ad Acquedotto Lucano “sono stati commessi piccoli errori che hanno portato negli anni all’evolversi di una situazione lacunosa derivante probabilmente dalla errata comunicazioni di dati corretti relativi alla presenza del numero di contatori, numero e tipologia di utenze”, ha specificato Notarfrancesco.