Adiconsum Basilicata, lettera aperta alla stampa sugli oneri PEEP
Non è nostra abitudine puntare il dito contro chi sbaglia perché commettere errori è umano, ma perseverare è diabolico.
Ancora una volta i nostri “politicanti” hanno perso l’ennesima occasione per stare zitti.
Ancora una volta abbiamo avuto la chiara dimostrazione (e non poteva essere diversamente) di come i nostri “politicanti” amino “pontificare” e sopratutto “manipolare” il senso e il significato delle parole.
Ancora una volta (sempre per convenienza politica) i nostri “politicanti” diventano i paladini delle amministrazioni e si rivestono di armature ed elmi da eroi di ellenica memoria.
Ancora una volta i nostri “politicanti” dimenticano che anche i cittadini hanno diritti e che nessuno può impedire ad essi di chiedere giustizia.
Ancora una volta i nostri “politicanti si ritengono “illuminati” e “saggi” considerando i cittadini “speculatori” e “approfittatori”.
Ci chiediamo: i nostri “politicanti” hanno compreso che i cittadini del PEEP di San Giacomo hanno richiesto di pagare, se veramente devono pagare, il giusto e non somme derivanti da conteggi che non sono chiari e né sono trasparenti.
I nostri “politicanti” non sanno che i cittadini del PEEP di San Giacomo si sono trovati di fronte ad muro di gomma ?
I nostri “politicanti” hanno compreso che i cittadini del PEEP di San Giacomo si sono rivolti a un giudice per sapere se e quanto devono pagare ?
Leggendo gli articoli di questi giorni crediamo proprio che i nostri “politicanti” tutto questo non lo abbiamo compreso.
Ancora una volta i nostri “politicanti” hanno illuso e deluso.
L’ing. Scarola interviene, a mezzo stampa, come consigliere comunale del Partito Democratico, indossando ora le vesti di politico, ora di giurista, ora quelle di tecnico, sulla vicenda che ci vede contrapposti all’Amministrazione Comunale sugli oneri richiesti ai residenti per l’acquisizione delle aree del Peep di San Giacomo, per invitare i cittadini a chiudere gli occhi e andare a pagare subito senza ricorrere in giudizio.
Non si comprende il motivo del suo intervento, considerato che la determina del 2007, da lui redatta come dirigente del Comune, è stata cestinata, a riprova del fatto che i calcoli erano e sono errati.
In questa vicenda è venuta a mancare la trasparenza negli atti dell’Amministrazione locale. I cittadini si sono ritrovati a settembre del 2007, a seguito della determina dello Scarola, con notifiche di pagamento per un valore di decine di migliaia di euro, senza alcuna specifica sui costi addebitati e senza alcuna ragionevolezza nei calcoli, e l’intimazione al pagamento entro i trenta giorni successivi.
Non si vuole entrare nel merito tecnico-giuridico della vicenda perché i motivi del contendere sono stati ampiamente trattati, in numerosi incontri e portati a conoscenza del Sindaco con due relazioni.
Siamo a disposizione dell’Amministrazione Comunale e, in attesa della decisione del Tar e del Tribunale Civile di Matera, il Sindaco può sempre convocarci, se lo ritiene utile, perché i cittadini hanno sempre affermato che intendono pagare il giusto se dovuto.
Occorre che l’Amministrazione Comunale metta al centro della sua azione amministrativa il bene comune, il pubblico interesse e il rispetto dei diritti dei cittadini, se vuole che questi ultimi ritrovino il rispetto per chi li rappresenta.
Angelo Festa – Segretario Generale Adiconsum di Basilicata