Adolescenza e accessibilità, allenamento e partecipazione sono le parole chiave della nona edizione di Nessuno Resti Fuori, il festival di IAC dedicato alla comunità e alla città di Matera
Tre laboratori, tre restituzioni, sei spettacoli e cinque incontri “extrafestival” per un totale di diciassette appuntamenti animeranno Piazza degli Olmi a Matera da venerdì 21 fino a giovedì 27 giugno 2024 per la nona edizione di Nessuno Resti Fuori, il festival di teatro dedicato alla città e ai cittadini di Matera, ideato e coordinato dal 2016 da IAC Centro Arti Integrate per creare una spinta alla partecipazione delle comunità e per generare un miglioramento nella qualità della vita e della consapevolezza sociale, culturale, ambientale.
“Per il primo anno il nostro Festival arriverà in un quartiere davvero periferico di Matera” spiega Nadia Casamassima, condirettrice artistica di IAC, Centro Arti Integrate “fino allo scorso anno, infatti, abbiamo attraversato con le nostre iniziative i quartieri costruiti dopo lo sfollamento dei Sassi (Piccianello, Serra Venerdì, Spine Bianche, Agna, La Martella, Lanera), la “piazza degli Olmi” intorno a cui è costruito il relativo complesso residenziale e i servizi di quartiere sorge invece in una zona di espansione urbana caratterizzata da piani di zona per l’edilizia economica e popolare degli anni ‘80. L’area è costituita da una trama periferica priva di luoghi urbani socialmente significativi e l’abbiamo scelta perché Nessuno Resti Fuori ha conservato negli anni, nonostante le difficoltà, il desiderio di incontrare le persone, di andare nelle piazze e lì fare teatro affinché tutti possano nutrirsene, anche chi abitualmente non frequenta il teatro. Il nostro teatro appartiene a tutti e parla a tutti senza distinzione alcuna, tutti sono benvenuti, soprattutto chi vive le periferie, topografiche e sociali”
Adolescenza e accessibilità sono le parole d’ordine di questo festival: dalla proiezione di Futura, un’inchiesta collettiva per esplorare l’idea di futuro di ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni, fino allo spettacolo Creature Selvagge. Il mondo di domani, passando dalla residenza delle artiste Marial Bajma Riva e Anna Piscopo ospitata per il 2024 nell’ambito del progetto triennale Humus_Artisti nei territori (avviato nel 2022), il festival cerca diversi linguaggi per comunicare con i più giovani. Riva e Piscopo lavoreranno sullo sviluppo artistico dello spettacolo Me ne vado di BAM Teatro, una commedia nera su l’immobilità fisica e spirituale di una generazione di giovani che scelgono di non diventare adulti per assenza di desideri e mancanza della promessa di un futuro. Saranno a Matera anche i ragazzi e le ragazze di Rovereto con cui IAC ha lavorato per la produzione dello spettacolo Creature Selvagge. Il mondo di domani promosso da Oriente e Occidente Festival: un gruppo di ragazzi e ragazze decide di lasciare questo mondo che non corrisponde ai loro desideri. Si mettono in viaggio alla ricerca di un nuovo mondo da abitare, per provare a stare insieme in modo diverso: incontreranno difficoltà e momenti gioiosi, impareranno a conoscersi e a dare valore alle piccole stranezze di ognuno e alla propria creatura selvaggia. Vivranno avventure uniche, sperimenteranno modi alternativi di esprimersi e raccontarsi. Riusciranno a convivere e a non ripetere gli stessi errori del vecchio mondo? Riusciranno a dare vita ad un mondo nuovo? I giovani interpreti saliranno in scena domenica 23 giugno mentre sabato 22 si confronteranno con i giovani volontari del festival per tentare di scongiurare in modo definitivo l’estinzione della specie degli adolescenti.
Nessuno Resti Fuori è inoltre un festival attento ai percorsi che favoriscono artisti con disabilità: dopo aver già ospitato Al.Di.Qua.Artist (la prima associazione italiana di artisti con disabilità) quest’anno ospita la compagnia VersiliaDanza con il laboratorio GLITTER Dare. Una parola. Al corpo. per allenare il pubblico ad un nuovo sguardo e ascolto verso i corpi non conformi, e lo spettacolo I versi delle mani primo progetto professionale come danzatrice per Laura Lucioli, una ragazza con Sindrome di Down che nel 2014 ha iniziato un percorso di ricerca sul movimento insieme a Marta Bellu approfondendo la danza contemporanea e il tango.
“L’edizione 2024 del festival sarà una palestra in cui eseguiremo degli Esercizi per scongiurare il peggio” continua Andrea Santantonio, condirettore Artistico del festival e di IAC “cercheremo, cioè, di realizzare un momento di divertimento in cui però non si dimentichi quello che sta accadendo nel mondo: gli esercizi per scongiurare il peggio sono degli atti rituali che avranno come scopo quello di trovare un momento di riflessione collettiva profonda, in cui sentire di essere parte di un progetto comune e scongiurare la nascita di nuovi e violenti conflitti. Questi momenti rituali saranno attraversati con performance e spettacoli di teatro, linguaggi che riescono a smuovere i nostri sentimenti. La vocazione del festival è quella di essere non solo un momento di visione ma soprattutto un momento di partecipazione, formazione e crescita per la cittadine e i cittadini: ci piace l’allenamento all’essere protagonisti attivi, a costruire comunità insieme agli artisti, perché la comunità possa fruire attivamente e non passivamente degli eventi culturali”.
Mentre dal 30 maggio un gruppo di giovanissimi volontari si è formato per prendersi cura del festival e del suo pubblico, rispondendo alla call FARE FESTIVAL, dal 18 al 24 giugno nelle sale dell’Istituto Comprensivo D.Bramante Malmand Teatro dedicherà il laboratorio S-Velarsi – a cura di Ivano Picciallo e Marta Franceschelli – alle maschere e alla loro evoluzione nel contemporaneo per riscoprire gli impulsi e gli istinti del corpo e dell’animo umano che molto spesso siamo chiamati a controllare: la restituzione al pubblico è prevista lunedì 24 giugno alle 19.30 nell’Anfiteatro di Piazza degli Olmi.
Dal 24 al 27 giugno Daniele Ninarello e Mariella Popolla saranno a Matera con il laboratorio NOBODY NOBODY NOBODY. It’s ok not to be ok che giovedì 27 alle 19:30 porterà in Piazza degli Olmi le partecipanti ed i partecipanti per una denuncia ballata collettivamente in cui il corpo di ciascuno darà origine ad un nuovo linguaggio, vivo e liberato.
Giovedì 27 giugno alle 21:30 ancora in Piazza degli Olmi sarà Creaturə una deambulazione di marionette in città, l’esito finale del laboratorio Rallegratevi, tutto è ancora da inventare a cura di Sophie Hames: un laboratorio di costruzione e manipolazione di marionette che si terrà dal 24 al 27 giugno, nei locali dell’Istituto Bramante.
Saranno invece sei gli spettacoli ospitati nell’Anfiteatro di Piazza degli Olmi: sabato 22 giugno alle 21:30 si comincia con ME NE VADO di BAM Teatro, il giorno successivo, domenica 23 giugno, andrà in scena lo spettacolo CREATURE SELVAGGE. Il mondo di domani, lunedì 24 giugno sempre alle 21:30, due studenti imbranati e idealisti saranno alle prese con le scoperte della coscienza indipendente dell’intelligenza artificiale di EUREKA! uno spettacolo di Ultimi Fuochi Teatro. Doppio appuntamento martedì 25 giugno: alle 19:30 con I versi delle mani performance di Versilia Danza che intesserà trame sonore e danze, mentre alle 21:30 con Piano B – La rivoluzione della grande draga – evento di sensibilizzazione realizzato nell’ambito del progetto SAI Matera – Mon Cœur de Bois affronta le urgenze del mondo contemporaneo in uno spettacolo che desidera aprire un discorso sul concetto di prevaricazione. Mercoledì 26 giugno alle 21:30 sarà il momento di Kotekino Riff, di e con Andrea Cosentino premio speciale UBU nel 2018, per una clownerie gioiosa e nichilista senza altro senso che lo stare al gioco.
La sezione Extrafestival comincia venerdì 21 giugno alle 19:00 in Piazza degli Olmi con l’incontro MEET NEET organizzato nell’ambito del progetto NEET-FLIX Percorsi di costruzione del sé attraverso gli altri e le arti promosso dall’ufficio comunale per le Politiche Giovanili del Comune di Matera con il sostegno di Anci e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un momento dedicato al fenomeno Neet (giovani che non sono impegnati in percorsi di formazione o lavorativi) e che in Italia toccano percentuali tra le più alte in Europa; saranno presenti Margherita Di Lucca per Generazione Lucana, Giulio Traietta, referente del comune di Matera per le Politiche giovanili, Mariangela Tantone e Ivan Moliterni per Ombre Meridiane. Seguirà alle 21:00 la proiezione del documentario Futura, un ritratto del Paese Italia osservato attraverso gli occhi di adolescenti che raccontano i luoghi in cui abitano, i propri sogni e le proprie aspettative tra desideri e paure.
Sabato 22 giugno alle 19:30 i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al progetto Creature Selvagge e al laboratorio FARE FESTIVAL di IAC si confronteranno con la comunità del festival.
Lunedì 24 giugno dalle 16:00 alle 18:00 sarà possibile partecipare al laboratorio inclusivo di danza e di ricerca coreografica GLITTER Dare. Una parola. Al corpo aperto a persone con disabilità e non, amatori, professionisti, per provare a dare spazio ai processi di un corpo che vuole prendere parola, basandosi sulla pratica dell’incontro tra persone rendendo la differenza materiale espressivo e generativo.
Mercoledì 26 giugno dalle 19:00 alle 21:00 nelle aule dell’Istituto comprensivo D.Bramante apre il laboratorio di cinema contemporaneo L’apocalisse diventa un sentimento: il cinema ci (ri)guarda per ragazzi a partire dai 14 anni a cura di Ombre Meridiane con Ivan Moliterni: il laboratorio propone un percorso attraverso il punto di vista, gli stili, gli autori, le ossessioni del cinema contemporaneo nell’espressione della fine del mondo.
La soc. coop. soc. Centro Arti Integrate è da più di dieci anni impegnata nella promozione della cultura teatrale e degli eventi di valorizzazione del territorio. In particolar modo dal 2016 realizza un festival che ha come obiettivo il coinvolgimento degli abitanti delle zone periferiche della città di Matera. Il festival Nessuno Resti Fuori nasce con il preciso obiettivo di portare importanti esperienze teatrali in luoghi non interessati dai grandi eventi, coinvolgendo gli abitanti nella programmazione e realizzazione dello stesso.
Il festival negli anni ha permesso a centinaia di ragazzi e ragazze, bambini e bambine, cittadini e cittadine di crescere e formarsi attraverso lo strumento del teatro, di abitare gli spazi della propria città in maniera attiva e consapevole. Il festival Nessuno Resti Fuori rende accessibile l’esperienza del teatro di comunità per crescere in maniera individuale e collettiva. In un momento in cui la fragilità sociale è molto forte, soprattutto nelle zone periferiche della città poco o per niente attraversate dai flussi turistici e dalla relativa ricchezza economica, il festival Nessuno Resti Fuori mette in connessione lo spazio pubblico e l’arte. Soprattutto dopo gli anni di pandemia, lavorando costantemente con bambini e ragazze, IAC ha sentito forte l’urgenza di trasformare le piazze e le strade in luoghi di partecipazione collettiva.