Aggressione a martellate forse per amore
Pochi minuti ed in una via centale di Matera, si consuma un aggressioen senza precedenti. È uno scambio di sguardi, occhiate, interpretati come una sfida, a sfociare in pochi minuti in una aggressione. Ed il passaggio ,dalle parole ai fatti è stato veloce. Sul marciapiede di via via Dante, fuori il Panificio Perrone, un giovane (figlio del proprietario dell’attività) viene aggredito da un altro giovane, un materano di 35 anni. Dopo un breve diverbio, l’aggressore corre al suo furgone da lavoro, prende due martelli e con quello più pesante (la cosiddetta “mazzola”) sferra un colpo in testa alla vittima ed un altro sull’avambraccio con il quale tentava di difendersi. La fuga a bordo del furgone, tra lo sgomento e l’incredulità degli astanti. La vittima cerca riparo all’interno dell’esercizio commerciale, un testimone, che si rivelerà fondamentale per le indagini della Questura, raccoglie il nome dell’agrressore dalla vittima. I presenti chiamano immediatamente sul posto le forze dell’ordine e l’ambulanza. Gli uomini della Polizia di Stato ricostruiscono la dinamica proprio grazie ai presenti. La vittima trasportata in ospedale in stato di shock, racconterà la sua versione solo cinque ore più tardi. Dopo alcune ore di “caccia all’uomo”, l’aggressore è stato preso e tratto in arresto per tentato omicidio. Vecchi rancori, forse dettati dalla passione per una stessa donna, sembrerebbe questa la motivazione dell’efferato gesto. L’uomo tratto in arresto era già noto alle forze dell’ordine, pluripregiudicato per associazione a delinquere detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, reati contro la persona e il patrimonio. Durante la conferenza stampa svolta in Questura, gli uomini della Polizia di Stato hanno sottolineato che il loro intervento repentino, grazie al supporto della cittadinanza verso le forze dell’ordine e, la cattura dell’aggressore avvenuta in poche ore, sono state un ottimo deterrente verso una ipotetica vendetta da parte della vittima in tempi non sospetti
