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Agricoltura e zootecnia in ginocchio

Archiviata la fase più acuta dell’emergenza neve, le Acli di Potenza sollecitano l’intervento delle istituzioni locali per affrontare e risolvere i gravi disagi che stanno subendo la aziende agricole e zootecniche della regione. “La nostra organizzazione agricola Acli Terra sta effettuando un monitoraggio presso i propri associati sui danni provocati alle aziende lucane del settore primario – spiega il presidente delle Acli di Potenza, Gennaro Napodano – e da una prima impressione possiamo dire con ragionevole certezza che la situazione si presenta davvero preoccupante soprattutto nelle aree collinari e montane del potentino”.

“In diverse zone della regione – denuncia Napodano – ci arrivano notizie di infrastrutture danneggiate dal peso della neve, campi devastati dal gelo e raccolti compromessi, capi di bestiame morti e allevatori in grande difficoltà. Il black-out delle vie di comunicazione, che persiste in alcune aree particolarmente impervie, e il gelo di questi ultimi giorni hanno messo in ginocchio le campagne e azzerato praticamente la produzione, con gravi ripercussioni sul già non elevato tenore di vita dei piccoli imprenditori agricoli e zootecnici, tallonati dalle banche e dal fisco”.

Per Napodano “in considerazione della gravità della situazione non si può pensare di affrontare i problemi con gli strumenti ordinari, ma occorre attivare urgentemente interventi di tipo straordinario per sostenere le aree rurali messe in ginocchio dall’eccezionale ondata di freddo”. Il presidente provinciale delle Acli esprime inoltre preoccupazione per il rincaro ingiustificato dei prezzi dei prodotti agricoli e invita i Comuni a mettere in atto le opportune attività ispettive per arginare la speculazione.

 

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