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Agriworld Talk, la Basilicata si mette ulteriormente in vetrina

“Agriworld Talk ha rappresentato un’ulteriore vetrina inclusiva alla scoperta di alcuni importanti protagonisti della Basilicata Rurale. La narrazione di storie e progetti aziendali di resilienza, di ricerca e d’innovazione, oggi sempre più attrattivi al fine di rilanciare e consolidare le connessioni tra aziende, territori, filiere e Istituzioni, ha realizzato un’opportunità di dialogo inclusiva tra gli attori pubblici e privati della filiera agroalimentare della Basilicata, i quali confermano come importanti sinergie e collaborazioni possano confermare la Basilicata terra di risorse primarie fondamentali” dichiara Piergiorgio Quarto Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia in Basilicata. 

“L’agricoltura, il turismo lucano, l’agrifood lucano hanno delle enormi potenzialità, necessariamente da valorizzare sempre di più in un contesto locale, quanto a livello mondiale. Oggi sono tracciati spunti e riflessioni essenziali per imboccare una nuova direzione delle logiche legate al business ma anche alla sostenibilità alla base di storie imprenditoriali di successo, pregne di visione ma anche di amore per il territorio che si abita. I riconoscimenti dati alle aziende del nostro territorio che si sono distinte per pratiche di innovazione, di sostenibilità, economia circolare, marketing – continua Quarto – premiano quegli imprenditori che hanno reso le loro aziende più moderne, competitive, che hanno migliorato la qualità dell’occupazione tutelando chi ci lavora e valorizzando la propria produzione.

Valore aggiunto è rappresentato sicuramente dal turismo rurale, che promuove, valorizza e sostiene le comunità rurali, attraverso la creazione di quelle esperienze turistiche, attività culturali, sportive e ricreative, che contribuiscono allo sviluppo economico del territorio, preservando la ricchezza e la bellezza del patrimonio ambientale locale.

Il coinvolgimento delle comunità locali nello sviluppo economico del territorio, sintetizza buona parte del concetto di “turismo rurale” che non va minimizzato e circoscritto alla sola idea di agriturismo, ecoturismo, turismo verde, selviturismo o turismo sostenibile, bensì va espanso alla fruizione di aree rurali e naturali per uso ricreativo, in forme sostenibili a basso impatto ambientale e volte allo sviluppo del territorio, anche al di la della presenza di imprese agricole.

Dovere delle Istituzioni in una Regione come la nostra è quello di sollevare interesse e creare consapevolezza sui temi del rispetto ambientale-culturale e della sostenibilità, supportare la creazione di occasioni di partecipazione attiva da parte delle comunità rurali, nell’interesse della valorizzazione del patrimonio ambientale/culturale del territorio, sviluppare il territorio attraverso attività turistiche: ricreative, sociali, culturali, sportive, artistiche e sostenibili, promuovere il recupero e la valorizzazione di spazi rurali, in contrapposizione allo sviluppo urbano quanto incentivare lo sviluppo economico del territorio e il sostentamento delle comunità che lo vivono.

Nel nostro Paese esistono oltre 20.000 agriturismi e aziende agricole, strutture ricettive che ospitano viaggiatori interessati a godere appieno delle bellezze naturali italiane, anche attraverso esperienze uniche di fruizione del territorio. Ogni Regione italiana ha specifiche caratteristiche geo-culturali e aree ancora tutte da esplorare, la nostra terra è ricca di aree agricole, distretti biologici, borghi virtuosi e riserve naturali in cui l’ambiente l’agricoltura e il turismo possono contribuire sinergicamente allo sviluppo dell’intero territorio, rendendolo sempre più attrattivo e ricercato, oltre che utile e funzionale ai bisogni delle comunità che lo abitano”.

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