Al consorzio di bonifica Alta Val d’Agri senza stipendio da sei mesi
Si va spediti verso lo sciopero al consorzio di bonifica Alta Val d’Agri. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, a seguito di un incontro coi lavoratori tenutosi stamane nella sede dell’ente a Villa d’Agri, hanno infatti avviato le procedure previste dalla legge per la proclamazione dello sciopero. I sindacati motivano il ricorso allo sciopero con il mancato pagamento di sei mensilità arretrate ai circa 120 addetti e con la disastrosa situazione finanziaria in cui versa l’ente consortile. Per i segretari generali Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardi Nardiello “se siamo arrivati al punto di caduta è per responsabilità di chi ha gestito male il consorzio e di chi, pur avendone il dovere, non ha vigilato nel modo adeguato e poco o nulla ha fatto per evitare che la situazione si cronicizzasse. La situazione non è più tollerabile e non è neppure accettabile il silenzio che è calato sulla vertenza con l’apertura della campagna elettorale. È il segnale chiaro e inequivocabile che alla politica di ogni colore e tendenza i problemi dei lavoratori e più in generale il futuro di un settore nevralgico per l’agricoltura lucana non interessano. Ne prendiamo atto e diamo corso alle procedure che ci condurranno nei prossimi giorni alla proclamazione dello sciopero”. Infine, una risposta all’Ugl che nei giorni scorsi aveva lanciato accuse a Fai-Flai-Uila sulla situazione del cdb Bradano-Metaponto. “Prendiamo atto del tardivo interessamento dei colleghi dell’Ugl ai problemi che riguardano i consorzi di bonifica, ma è il caso di domandarsi dove siano mai stati costoro mentre Fai-Flai-Uila denunciavano in perfetta solitudine anni di mala gestione che hanno ridotto il settore ad un colabrodo. A questi sindacalisti dell’ultimo minuto diciamo che la demagogia è come le bugie: ha le gambe corte”.