Al teatro Guerrieri di Matera, Uccio De Santis con “Non so che fare prima
Sei spettacoli per divertirsi, ma anche per riflettere. Sei momenti in cui la spensieratezza di una serata a teatro si alterna alle considerazioni dei tempi moderni. Comici, musicisti e pensatori insieme per essere i “Guerrieri in scena” della rassegna che fino ad aprile vedrà puntati i riflettori sul proscenio del Cine- teatro comunale “Gerardo Guerrieri” di Matera. “Guerrieri in scena”, dunque, è la nuova proposta di Euphorica–Apulia Event Creator che nella città dei Sassi si propone al pubblico con appuntamenti nel quale la quotidianità è rappresentazione e lasi racconta a più voci e in una sorta di crescendo di emozioni e interessi. L’invito a teatro parte dall’ umorismo e da una certa leggerezza, ma non troppo, fino a momenti più impegnati con i quali confrontarsi, riconoscersi, analizzarsi e trovare spunti per migliorarsi. Ad aprire la serie di spettacoli del cartellone, organizzata da Euphorica– Apulia Event Creator e Cine Teatro “Gerardo Guerrieri”, con la direzione artistica di Angelo Calculli e Donato Cosmo, è Gianni Ciardo (26 gennaio) con “Dante Participio presente del passato. La Commedia secondo mhè ”con la sua rilettura in chiave umoristica e non divina della Commedia dell’Alighieri. Un monologo in cui in un misto di ironia e levità propone una coinvolgente ed affascinante rivisitazione, con spunti dall’attualità, dell’opera del Sommo poeta nella sua propria e tipica comicità surreale. Ancora buonumore (2 febbraio) con Pinuccio, al secolo Alessio Giannone, con lo spettacolo “Non mi trovo”, che è uno spaccato della “famiglia social”. Al centro c’è l’italiano medio che il noto personaggio televisivo e youtuber propone con sagacia e un pizzico di sarcasmo per mostrare come siamo cambiati (in peggio?) negli ultimi due decenni. Risate e divertimento assicurati , il 24 febbraio, h.20.30, con Uccio De Santis con “Non so che fare prima”, una carrellata di personaggi e situazioni che con la sua coinvolgente comicità tratteggiano tanti quadretti familiari in una sorta di viaggio nei ricordi tra vita vissuta, monologhi, un viaggio e gag irresistibili in un interscambio con il pubblico. Musica e non solo con Andrea Scanzi e “E pensare che c’era Giorgio Gaber” (7 marzo). Il giornalista scrittore, profondo conoscitore e amatore della figura e del pensiero di Gaber, propone uno spettacolo per non dimenticare un artista eccezionale a 21 anni dalla sua scomparsa. Un intellettuale e uomo di spettacolo che tutti conoscono ma, probabilmente, solo in modo superficiale. C’è, poi, Umberto Galimberti (28 marzo) che propone quella che è a tutti gli effetti una “lectio” con “La fragilità dei giovani nell’età del nichilismo”. Il noto filosofo contemporaneo sceglie il teatro per parlare ai giovani, ma soprattutto agli adulti, genitori e anche insegnanti, del malessere e del disagio, ma anche frustrazione, che vivono. Tutto ciò può portare allo svalutarsi fino all’annullarsi, cancellando ogni spinta positiva. Sul palco, come nel libro che racchiude i suoi recenti studi, Galimberti così offre un’analisi attenta del fenomeno arrivando alle radici culturali di quella che è una crisi sociale senza precedenti.