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Al via il Piano di compensazione ambientale

Il Programma di Forestazione 2012 destina 5,6 milioni di euro ad interventi di compensazione ambientale nei territori interessati dalle estrazioni petrolifere. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso un mosaico di azioni mirate. Tra queste interventi per la conservazione delle foreste, la valorizzazione delle aree verdi, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la conservazione del patrimonio forestale pubblico, il miglioramento della funzione turistica, l’ampliamento del verde urbano. E’ quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Ambiente Vilma Mazzocco. La gestione delle risorse e la direzione lavori sarà affidata alle Aree Programma Basento Bradano Camastra; Marmo Platano Melandro; Metapontino ,Collina Materana; Val d’Agri. Le attività saranno svolte dal personale delle ex Comunità Montane, attestato ad uno specifico nucleo di forestazione. “La grande valenza ambientale, naturalistica e la complessità ecosistemica, sono i connotati principali del patrimonio forestale regionale- spiega l’assessore Mazzocco. Ciò ha fatto sì che gli interventi che la Regione ha programmato negli anni siano mirati ad azioni di tutela e di valorizzazione del patrimonio forestale, considerata anche la notevole eterogeneità delle caratteristiche e il ruolo centrale che il bosco assume nel sistema ambientale. Partendo da questi presupposti con il Programma Annuale di Forestazione 2012 abbiamo prestato attenzione ai territori sui quali ricadono i pozzi petroliferi. Efficienti sistemi forestali nelle adiacenze delle aree di estrazione producono il cosiddetto “effetto filtro” verso le colture agrarie delle aree interessate. Ne consegue anche un minore inquinamento dei suoli su un più ampio raggio. L’assorbimento dell’anidride carbonica, creata dalle attività antropiche, è garantito dal bosco che funziona da “pozzo di assorbimento” (carbon sink) del gas serra. Le azioni di compensazione ambientale sono inserite nella programmazione forestale regionale diventando negli anni strumento cardine della politica forestale nell’area della Val d’Agri. Gli interventi mirano quindi ad attuare opere di miglioramento sui complessi boscati esistenti e di imboschimento, per far si che queste formazioni vegetali funzionino da polmoni verdi non solo nelle aree più vicine ai pozzi, ma anche in aree più o meno distanziate da essi”. “Le tipologie di intervento- spiega ancora l’assessore Mazzocco – pongono particolare attenzione anche alle azioni di mitigazione degli effetti ambientali e al miglioramento del contesto di vivibilità ambientale. Nelle riunioni preliminari alla stesura del progetto si è concordato proprio con gli Enti Territoriali di eseguire azioni puntuali in tutti i Comuni interessati dalle estrazioni, piuttosto che intervenire in maniera più estensiva su poche zone. Tale criterio – osserva Mazzocco – ha la sua validità in ordine ai diversi aspetti sia tecnici che ambientali che sottendono alla progettazione degli stessi. Queste attività – conclude Mazzocco – rappresentano un importante obiettivo per le Aree Programma coinvolte che sono chiamate a realizzare i lavori il più possibile in amministrazione diretta e con l’ausilio di maestranze locali”.

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