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Al via le iniziative di prevenzione ed educazione al rischio sismico

Conoscere il terremoto per essere preparati a un rischio sempre presente in zone sismiche, ma che è impossibile prevedere. E’ questo il senso delle iniziative di prevenzione che si svolgeranno nei prossimi dieci giorni in Basilicata con il coinvolgimento dei Dipartimenti Nazionale e Regionale di Protezione Civile, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e la Direzione Scolastica Regionale. L’iniziativa si inquadra nelle più generali attività di educazione alla prevenzione del rischio sismico realizzate sul territorio e vede in campo direttamente la scuola. In particolare, alle scuole viene proposta la visione di due filmati realizzati dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, riguardanti i comportamenti da tenere in caso di terremoti e il rischio di legare l’attenzione alla prevenzione sismica a previsioni di tempi e luoghi in cui dovrebbero verificarsi scosse devastanti, cosa che la scienza, al momento, non è ancora in grado di fare. Se, quindi, è impossibile determinare con esattezza dove e quando ci sarà un terremoto, gli studi sismici consentono di individuare i territori più esposti al rischio, dove, cioè, ciclicamente eventi sismi anche di una certa rilevanza tendono a verificarsi. E il territorio lucano è in varia misura soggetto a questi fenomeni. Ma non esistono collegamenti tra scosse (o sequenze sismiche) minori “premonitrici” ed eventi che possono verificarsi, o non verificarsi, prima, dopo o indipendentemente.

Così, l’iniziativa di prevenzione educazione lucana, che si pone nella scia della campagna nazionale “Edurisk – itinerari per la riduzione del rischio”, avrà questa duplice peculiarità: da una parte indicare i comportamenti corretti da mettere in atto in caso di terremoto e, in generale, nelle aree sismiche, dall’altra rendere consapevole la popolazione che il territorio lucano è esposto al rischio sismico durante tutto l’anno, per cui è necessario promuovere sempre attività di prevenzione, non solo in alcuni periodi. Col terremoto, infatti, è necessario imparare in qualche modo a convivere stabilmente, termine che, nel caso specifico, può tradursi in prevenzione. E’ buona pratica, infatti, tenere presente il rischio sismico con costanza (quando si costruiscono o si ristrutturano gli immobili, quando si predispone l’arredamento ecc.) mentre è totalmente sbagliato vivere in allarme alcuni giorni e far finta di nulla in altri. Per questo l’iniziativa di prevenzione educazione, per altro messa in atto mentre in alcune aree del territorio sono avvertite sequenze sismiche, si occuperà di entrambi gli aspetti. Perché è importante stare sempre allerta, per un rischio eventuale sempre presente, ma è di contro dannoso limitare l’attenzione sui terremoto al solo allarme di alcuni periodi.

 

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