Al via le misure economiche per “Irsina Zona Rossa”
Nei mesi scorsi abbiamo condotto una battaglia per vederci riconoscere ristori per il primo periodo di “zona rossa”, dichiara Nicola Morea, sindaco di Irsina. Grazie all’impegno di alcuni deputati, in particolare Vito De Filippo, abbiamo ottenuto la somma di € 165.795 euro.
“Abbiamo accelerato il più possibile e, grazie al lavoro della squadra e in particolare dell’Assessore Giuseppe Candela, in collaborazione con le organizzazioni sindacali, i commercialisti e i capigruppo consiliari, siamo riusciti a dare il via alle misure , così sinteticamente rappresentate:
– Irsina Riparte- Imprese con dotazione di € 100.000,00: bando per imprese e liberi professionisti danneggiati dal Covid nel periodo zona rossa.
– Irsina Riparte famiglie: € 40.000 per famiglie danneggiate dal Covid nel periodo zona rossa;
– € 15.000 per riduzioni Tari per famiglie con ISEE sotto i 9.000 € (ai quali si aggiungono € 10.000 a carico del bilancio comunale).
– Irsina Smart Working: € 10.795 per incentivo a trasferirsi ad Irsina per Smart working.
Queste misure servono per sostenere le imprese e le famiglie irsinesi che hanno sofferto durante la prima fase della pandemia e, per quanto concerne lo Smart working, incentivano lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti a trasferirsi per almeno 6 mesi ad Irsina ricevendo un contributo pari al 50% delle spese di locazione di un immobile.
A queste misure, ben presto si aggiungeranno altre risorse (€ 71.200) per incentivi alla nascita di imprese, al miglioramento tecnologico di quelle esistenti (per sviluppare e-commerce), all’acquisto di attrezzature.
Abbiamo messo in piedi un sistema di sostegno alla cittadinanza e un sistema di incentivi agli investimenti per le piccole e medie imprese.
Con orgoglio rivendico il lavoro svolto che restituisce alla comunità il frutto di un impegno politico e amministrativo di questi mesi”.
Dal Mezzogiorno deve partire una sfida importante che, recependo la lezione che il Covid ha impartito, è tesa a rianimare le aree interne attraverso infrastrutture e investimenti. La Basilicata deve farsi trovare pronta, insieme a tutte le piccole comunità”.