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Al via ‘Santuario dell’Acqua’ a Muro Lucano

“Le risorse idriche sono un patrimonio da preservare con la massima cura possibile, sfatando il mito che sia una risorsa inesauribile infatti da tempo la scienza ci sta avvertendo che diverrà una risorsa sempre più difficile da reperire. Basti pensare che allo stato attuale l’acqua del pianeta terra disponibile per l’uomo è solo l’1%  sul totale. Insomma un vero e proprio ‘oro bianco’ che va preservato nella quantità evitando sprechi indiscriminati e nella qualità tutelando le falde ed i territori”. Lo ha dichiarato il sindaco di Muro Lucano Gerardo Mariani.
“La Basilicata è una terra ricca di acque, compreso il territorio del Marmo –Platano, il quale con  i territori limitrofi  del Tanagro-Alto Sele presenta un acquifero di consistente portata che alimenta diverse ed importati sorgenti di acqua potabile nelle zona spingendosi fino a Contursi Terme – continua Mariani – per dare qualche cifra la potenzialità totale del bacino idrico è stata stimata a 260×106 metri cubi l’anno per una superficie di circa 270 km quadrati dei quali il 36% ricade in Basilicata. Una vera risorsa straordinaria che è ubicata in un “vero tesoro naturalistico” come il Monte Paratiello  nel territorio di Muro Lucano già inserito tra i siti di interesse comunitario della Basilicata che ospita numerose grotte carsiche, tra le più importanti e note “i Vucculi” e “Volpe”, anche la Foce Sele- Tanagro e i Monti Eremita-Marzano sono state istituite a riserve naturali dalla regione Campania. Un vero e proprio “Santuario dell’Acqua ” che ben 18 comuni interessati hanno deciso di costituire adottando delibere di consiglio comunale: i campani Santomenna, Laviano, Castelnuovo di Conza, Calabritto, Valva, Senerchia, Colliano, Oliveto Citra, San Gregorio Magno, Ricigliano, Buccino, Romagnano, Palomonte, Contursi Terme ed i lucani Muro Lucano, Bella, Castelgrande e Pescopagano.  Preciso che il Santuario dell’Acqua sarebbe il primo esperimento nel settore in Italia, dove alla tutela delle risorse idriche si abbinerebbe la valorizzazione del territorio, dell’ambiente e del biosistema  e dell’enorme patrimonio ambientale, archeologico, culturale, enogastronomico e termale. Un progetto che le 18 comunità intendono portare a termine e dopo l’adozione delle delibere dei consigli comunali, i  sindaci dei 18 hanno sottoscritto una dichiarazione di intenti  ed individuato  Muro Lucano quale comune capofila. Una designazione della quale il sottoscritto si sente onorato ed per la quale  darò tutto il mio impegno affinchè il Santuario dell’Acqua diventi una realtà interregionale. Il primo passo è stato di contattare sia l’assessore regionale all’ambiente Francesco Pietrantuono per costituire un tavolo tecnico-politico assieme all’assessore regionale della Campania Fulvio Bonavitacola per trovare sia il migliore assetto associativo per i 18 comuni che armonizzare il progetto con le legislazioni regionali, quella nazionale e la normativa europea”.

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