Alba Service, il commento dei Presidenti del Consiglio nazionale e di quello regionale degli Assistenti sociali, Gazzi e Nappi
“Il grande patrimonio di esperienze, competenze e professionalità accumulate dai 28 assistenti sociali che rischiano di essere licenziati dalla società Alba Service, partecipata dalla Provincia di Lecce, non può e non deve essere disperso. Esso ha permesso in questi anni di realizzare interventi fondamentali – solo per citarne alcuni – nel servizio sociale scolastico, presso la Prefettura di Lecce e il Tribunale dei Minorenni, a supporto dell’attività degli Uffici di Piano, verso gli anziani fragili, nei Centri per l’impiego, nell’area delle tossicodipendenze e della disabilità. E’ gravissimo aver lasciato che la situazione degenerasse fino a giungere ad un passo dal licenziamento di questi professionisti. Non meno preoccupante, che la Regione Puglia non senta l’obbligo di individuare – senza ulteriore indugio – una idonea soluzione”. Così, in una dichiarazione congiunta, Gianmario Gazzi e Antonio Nappi, rispettivamente Presidenti del Consiglio nazionale e del Consiglio regionale della Puglia dell’Ordine degli
Assistenti sociali.
“Se ciò accade in un territorio, come la Puglia, dove le politiche sociali sono sempre state centrali nelle azioni della Regione, la nostra preoccupazione è ancora maggiore: ciò certifica – definitivamente – il rischio di abbandono di ogni intervento verso il sociale e verso le fasce più deboli dei cittadini.”
“Ci chiediamo come sarà possibile, ad esempio, gestire la fase di applicazione del SIA – il sostegno per l’inclusione attiva, la misura di contrasto alla povertà varata dal Governo e la cui gestione è demandata agli Enti locali – se solo si pensi che si tratta di una misura che prevede non solo l’erogazione di un beneficio finanziario alle famiglie in condizioni economiche disagiate ma soprattutto il contemporaneo avvio di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa con l’intervento proprio dei servizi sociali operanti sul territorio. Un territorio – quello della provincia di Lecce – con numerosi comuni dispersi su un’area assai vasta e i cui bisogni e le cui istanze gli assistenti sociali di Alba Service conoscono bene. Per realizzare il SIA/RED è previsto che i servizi sociali siano rinforzati proprio attraverso l’utilizzo di figure professionali, fra cui gli Assistenti sociali”.
“Le possibilità di trovare una soluzione – anche temporanea in attesa di approfondire meglio i diversi aspetti giuridici e formali della questione – dunque ci sono. La Regione Puglia non può sottrarsi alle sue responsabilità. Ne verrebbe pregiudicata la possibilità di assistere cittadini, famiglie, comunità che una ultradecennale crisi sta sempre più spingendo ai margini del consesso sociale”.