Alla scoperta del Borgo La Martella
Nei giorni scorsi, organizzata dal Comitato Matera Capitale della Cultura Europea 2019, si è svolto un itinerario di visita per le vie del Borgo La Martella come occasione di scambio ed approfondimento culturale. L’Ordine degli Architetti aderendo a tale iniziativa con spirito collaborativo e a sostegno della Candidatura di Matera ha consentito, grazie alla generosa disponibilità degli architetti, di creare una occasione per far riscoprire il valore e la realtà di un borgo come quello di La Martella su cui si deve concentrare maggiore attenzione per un suo effettivo sviluppo e riqualificazione. Gli architetti Alessandro Dragone e Marina Onorina Panza hanno, quindi, accompagnato cittadini, turisti e abitanti del borgo in una passeggiata volta a ripercorrere le tappe più significative delle vicende che hanno portato alla nascita del borgo nel confronto con lo stato attuale.
Durante le passeggiate guidate interessanti sono state le tappe effettuate all’interno della Chiesa del Borgo dove sono state approfondite le caratteristiche peculiari di questo gioiello architettonico progettato da Ludovico Quaroni. “Interessanti – affermano Dragone e Panza- sono stati momenti di scambio dei racconti riportati dagli abitanti del borgo che hanno fatto rivivere momenti e suggestioni della vita di allora. Altro momento estremamente interessante è stata la visita di alcune abitazioni gentilmente rese fruibili da parte di alcuni abitati della Martella che ancora oggi conservano l’originaria impostazione del progetto. Durante il percorrere nel borgo forte è stata la suggestione di approfondire attraverso aspetti storici, antropologici e sociali la storia di un borgo nato su altissime basi metodologiche e progettuali che fanno del borgo La Martella un alto esempio di urbanistica moderna”.
A conclusione dell’itinerario nella piazza Montegrappa è stato proiettato un video-documento realizzato dall’Ordine degli Architetti di Matera che rappresenta una raccolta di filmati d’epoca a partire dalle vicende dello sfollamento dei Sassi decretato con Legge n.619 del 1952 che tanto ha condizionato lo sviluppo urbanistico e sociale della città di Matera.
Il filmato racconta, attraverso le suggestioni delle immagini, l’evoluzione della costruzione del Borgo e dei Quartieri Moderni degli anni cinquanta (Spine Bianche, Lanera, Serra Venerdi) progettati e realizzati per ospitare gli abitanti provenienti dai Sassi e rappresenta un documento che può contribuire a consolidare quella consapevolezza del valore identitario di questi luoghi. Nella serata di martedì 31 si è svolto, invece, un pubblico Convegno organizzato dall’Associazione La Martella Onlus, dal tema “Dall’idea di Olivetti al progetto Quaroni” dove sono intervenuti oltre ai Presidenti dei Consigli comunale e provinciale Brunella Massenzio e Aldo Chietera anche il Presidente dell’Ordine degli Architetti Eustachio Vincenzo Olivieri, il Sindaco Salvatore Adduce e il VicePresidente del Consiglio d’Europa Gianni Pittella. Olivieri nel suo intervento ha messo in evidenza come per gli architetti il progetto di Matera 2019 può essere una occasione per ripensare, in maniera dialogante ed inclusiva, al tema della città e della sua riqualificazione in una prospettiva di sviluppo sostenibile.
Inoltre alle sollecitazioni del presidente Olivieri per ridare nuovo slancio ai progetti di valorizzazione dei Quartieri e del Borgo La Martella, con la proposta di individuare nella Biblioteca del Centro Civico un Centro di Documentazione della storia urbana di Matera, il Sindaco Adduce e lo stesso Pittella hanno espresso il loro impegno nel reperire risorse finanziarie per attuare in tempi brevi non solo il recupero funzionale del cinema-teatro di La Martella, già in fase di cantierizzazione, ma anche della “Torre-Biblioteca” già intitolata ad Adriano Olivetti.
“Salvare la qualità progettuale originaria del Borgo La Martella – ha dichiarato Olivieri – che risiede principalmente nel particolare equilibrio tra edifici, orti familiari interni e vastità della campagna esterna può significare, attraverso un programma politico-amministrativo di complessivo recupero e riqualificazione integrata, creare le condizioni perché anche nei quartieri si sviluppi una buona qualità della vita”.