All’Ilva scarseggiano tute e pezzi di ricambio
Dalle attrezzature, al materiale di protezione degli operai, ai pezzi di ricambio per le manutenzioni. “All’Ilva manca tutto”, il grido d’allarme di Francesco Rizzo, coordinatore provinciale dell’Unione Sindacale di base di Taranto, il quale denuncia pubblicamente la mancanza di materiale cosiddetto ‘Dpi’ (acronimo dei dispositivi di protezione individuale). In soldoni, manca tutto l’occorrente per lavorare (tute, guanti, caschi degli operai che ogni giorno varcano i cancelli e prestano la loro attività nello stabilimento Ilva di Taranto). Ma l’Usb non è il solo sindacato a sottolineare le difficoltà in cui operano i lavoratori del siderurgico jonico.
Subito dopo il terremoto del 24 agosto nel Lazio e nelle Marche, la gara di solidarietà ha portato l’Ilva a donare materiale utile ai volontari per lo scavo. Un’iniziativa lodevole che tuttavia lo stesso Rizzo aveva commentato positivamente, eccetto per il fatto che gli operai dell’azienda non avrebbero tutte le dotazioni necessarie al loro lavoro.