Altamura, ricostruito il viso ed il corpo di Ciccillo
È stato svelato alla stampa Ciccillo, l’Homo di Neanderthal risalente all’incirca a 150 mila anni fa, ritrovato nell’ottobre del 1993 in contrada Lamalunga, nei pressi di Altamura. Lo scheletro è sempre rimasto incastonato tra le concrezioni calcaree della grotta in un cui trovò la morte molto probabilmente dopo una caduta ed i rilievi sono stati effettuati con uno scanner al laser che ne ha ricostruito virtualmente la struttura e le caratteristiche morfologiche dal paleantropologo Giorgio Mansi dell’Università La Sapienza di Roma per poi essere combinati con i risultati sul DNA mitocondriale prelevato da un frammento di scapola analizzato dal biologo David Caramelli dell’Università di Firenze. La ricostruzione finale è quindi il frutto dell’elaborazione di un incrocio tra i dati scientifici e l’interpretazione fantasiosa effettuata dai fratelli olandesi Adrie e Alfons Kennis che, dopo aver limato le protuberanze di calcare sull’arcata sopraccigliare, hanno delineato tridimensionalmente quello che era il nostro antenato, un uomo dal corpo tozzo, alto all’incirca 1,60 mt, accigliato e con un ghigno sul volto.