Alternative al controllo chimico della mosca della frutta in ambiente metapontino
I sistemi per la cattura massale o quelli “attract and kill”, un tempo relegati alla sola agricoltura biologica, trovano oggi una maggiore interesse e diffusione anche come integrazione o alternativa alla difesa chimica della mosca della frutta. In commercio ne esistono di vari tipi (ed altri sono in avanzata fase di registrazione):
esistono meccanismi di attrazione variamente combinati tra loro, di tipo parasessuale, alimentare o cromatico;
alcune catturano fisicamente gli adulti (con colle, barriere fisiche, soluzioni acquose), altre li avvelenano con prodotti insetticidi, senza trattenerli;
possono essere realizzate artigianalmente o essere acquistate in commercio già pronte per l’uso;
l’esca utilizzata può essere contenuta in vere e proprie trappole, ovvero essere distribuita direttamente sulla vegetazione
L’efficacia dei diversi sistemi è condizionata da vari fattori, quali la consistenza della popolazione della mosca, il periodo, la frequenza delle precipitazioni, ecc.: ormai da anni in Basilicata sono effettuate esperienze di controllo – biologico o integrato – delle mosca della frutta mediante uso di sistemi attrattivi, allo scopo di verificarne l’applicabilità nelle condizioni colturali dell’ambiente metapontino. Il seminario del 5 novembre prossimo sarà dedicato all’esposizione dei risultati delle sperimentazioni effettuate, insieme alle diverse strategie di controllo del dittero. Sarà inoltre possibile visionare direttamente prove in corso su agrumeti biologici condotte dal Centro di saggio Alsia – Metapontum Agrobios in collaborazione con Bayer CropScience, Dow AgroSciences e Gowan Italia.