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Altro sangue sulle strade pugliesi

“Immagini come di guerra erano evocate dalle istantanee sui mass media, riferite al gravissimo incidente stradale di stamane, sulla statale 106 ionica, con un bilancio di perdite di vite umane pesantissimo.

Hanno perso la vita due cittadini di Massafra e una bracciante agricola di Villa Castelli che, proveniente dal brindisino, viaggiava con altre 15-20 lavoratori/trici su un pullman. Una strage che ha coinvolto gente semplice, umile socialmente, che per guadagnare qualche decina di euro al giorno è costretta a lavorare, spesso anche a nero, lontano da casa, trasportati su mezzi di fortuna e in condizioni di vivibilità poco dignitose.

La magistratura farà il suo corso per accertarne le responsabilità, però è da sottolineare la pervicace approssimazione in ordine all’idea che la sicurezza del lavoro parte dal momento in cui il lavoratore/trice esce dalla propria abitazione, cioè dall’istante in cui sale sul mezzo di trasporto. Infatti, tanto la sicurezza sul luogo di lavoro quanto il trasporto delle persone lavoratori/trici per raggiungere il luogo di lavoro, vanno considerati fattori di qualità dalle aziende e non costi aggiuntivi o perdita di guadagno.

Non ci stancheremo di ripetere, come Fai Cisl, che oltre ai controlli burocratici, da parte degli organi ispettivi, occorrerebbe eseguire anche controlli sui mezzi agricoli e di trasporto adoperati dalle aziende, magari coinvolgendo anche la polizia provinciale e municipale, grazie al cui supporto dette verifiche possono risultare più immediate.

A Taranto, sulla questione sicurezza nel settore agricolo noi non abbassiamo mai la guardia.

Come sindacato ci siamo sempre attivati concretamente sul tema della prevenzione e le nostre proposte, formalizzate anche in queste ultime settimane, insieme con la Prefettura, Cisl, Uil e Cgil, con i contributi delle rispettive Federazioni di categoria Fai, Uila e Flai, consentirà a breve di sottoscrivere un protocollo specifico sulla sicurezza.

Lo scorso 14 giugno è stato sottoscritto, a livello regionale, tra sindacati e organizzazioni professionali, l’ultimo avviso comune in materia di gestione e governo del mercato del lavoro, prevedendo incentivi mirati ma anche lotta dura al lavoro nero in Puglia.

Presupposto di tutto ciò non è la mera sottoscrizione di buone intenzioni, quanto la consapevolezza di dover applicarne e rispettarne i propositi.

Purtroppo in un Paese civile come il nostro si continua a morire per cause di lavoro. E’ necessario rilanciare una grande opera di prevenzione da parte di tutti perché le aziende agricole e gli addetti del settore comprendano che c’è una questione di cultura della sicurezza da implementare.

Diversamente, continueremo ad assistere impotenti a tante altre immagini di stragi e di morti assolutamente evitabili.”

Antonio Castellucci – Segretario Generale Fai Cisl Taranto

 

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