Ambiente, si ‘congela’ il Comitato Scientifico Regionale
“In piena ‘emergenza ambientale’, come testimoniano la vicenda Fenice, l’inquinamento del Pertusillo, la situazione del Centro Oli di Viggiano, per citare solo i casi più clamorosi, il Dipartimento Ambiente della Regione congela il Comitato Scientifico Regionale per l’Ambiente, forse l’unico organismo ‘neutro’ perché composto da vari esperti ed espressione diretta della società civile e quindi autonomi da centri di potere e lobby”. E’ quanto denuncia Filippo Massaro, presidente del Csail e componente dello stesso Comitato.
“Dopo una mia insistente sollecitazione l’organismo, ultimo di quelli rinnovati alla fine del 2010 (il decreto di nomina dei componenti firmato dal Presidente del Consiglio Regionale Folino porta la data del 25 ottobre 2010) – spiega Massaro – è stato finalmente insediato il 14 luglio scorso. A quella prima riunione d’insediamento non ne sono seguite altre. E’ sin troppo evidente che si vuole esautorare il Comitato dai compiti assegnati per legge regionale e persino evitare che possa mettere il naso in tante questioni che riguardano l’ambiente e il territorio. Accade così che il dirigente dell’Ufficio Ambiente della Regione, dott. Salvatore Lambiase, come già avvenuto nel quinquennio precedente, si arroga illegalmente il diritto di considerare il Comitato del tutto inutile e preferisce svolgere in prima persona gli adempimenti di valutazione di delicatissime pratiche per le quali è invece previsto, come per legge, il parere dello stesso Comitato. Anche questa vicenda dimostra qual è la concezione di democrazia partecipata che si ha in Regione e nel caso specifico dell’ambiente la visione ‘esclusivista’ dell’apparato burocratico regionale che non vuole cedere nemmeno alla fase cosiddetta ‘consultiva’, vale a dire – come recita la normativa regionale – ‘sentito il parere del Comitato Scientifico Regionale per l’Ambiente’. Altro che parere! Si evita persino di sentire i componenti dell’Organismo che ha un rilevante compito se non altro di acquisizione di atti (altrimenti tenuti nascosti) e quindi di controllo”.