Amianto, la Regione Basilicata approva delibera di finanziamento per la messa in sicurezza dell’area di Ferrandina
“L’amianto è stato messo al bando 26 anni fa, causa ancora oggi tremila morti all’anno in Italia, eppure in Basilicata, nel Comune di Ferrandina, a qualche metro dalla statale Basentana, quasi 100 sacchi contenenti questo materiale nocivo giacevano indisturbati da anni, una situazione paradossale che potrà essere superata grazie ad un finanziamento della Regione Basilicata di 120 mila euro, che abbiamo promosso dopo aver incontrato i rappresentanti dell’Associazione italiana esposti all’amianto e grazie al quale il Comune di Ferrandina potrà procedere alla messa in sicurezza dell’area che ospita il materiale inquinante”.
E’ quanto sostengono, in una nota, l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello, con riferimento all’approvazione da parte della Giunta regionale di Basilicata di una deliberazione di finanziamento del progetto di messa in sicurezza (smaltimento e piano di caratterizzazione) dell’area del Comune di Ferrandina dove si trovano gli involucri contenenti fibra di amianto.
“C’è ancora tanto amianto in Basilicata e il problema dello smaltimento di questo materiale non è ancora del tutto risolto. – aggiungono i rappresentanti di Fratelli d’Italia – La soluzione che è stata approntata per Ferrandina deve rappresentare il primo passo di un percorso virtuoso diretto a preservare lo stato di salute dei nostri cittadini, muovendo da una mappatura dei siti contenenti manufatti in amianto e che sia condotta facendo ricorso alle più moderne tecnologie di telerilevamento. L’amianto è un killer silenzioso, come testimoniano i dati relativi all’incidenza del mesotelioma e quelli derivanti dal monitoraggio dei casi di malattia asbesto-correlata che può essere efficacemente combattuto solo attraverso una azione sinergica di tutti gli organi coinvolti, partendo proprio dal protagonismo degli Enti locali, delle associazioni ed organismi preposti alla tutela dell’ambiente e della salute, dei dirigenti degli istituti scolastici, in grado di promuovere ogni intervento di bonifica volto ad eliminare i rischi connessi all’esposizione all’amianto”.