Anac sanziona ateneo di Bari per mancata dichiarazione reddituale
Nel corso del 2016 l’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, ha condotto un’attività di controllo su 32 università statali di capoluogo di provincia per rilevare maggiori e specifiche criticità su tre istituti: Politecnico di Bari, Università degli Studi di Palermo e Università degli Studi di Roma “Foro Italico”. L’attività di vigilanza si è conclusa tra l’11 e il 12 settembre con la notifica di oltre 21 provvedimenti sanzionatori, tutti relativi all’Ateneo di Bari per mancata o tardiva dichiarazione reddittuale, cioè per non aver ottemperato agli obblighi di trasparenza on line sui redditi a cui è tenuta la pubblica amministrazione o per avervi risposto dopo i termini previsti.
Le sanzioni, di mille euro, hanno toccato professori, personale amministrativo, personale esterno e anche il rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio.
Pronta la replica del rettore barese: “Non c’è mai stata nessuna volontà, da parte dell’amministrazione accademica, di nascondere alcuna informazione, né abbiamo mai mancato di pubblicare un dato, fino ad ora. E’ accaduto che nel momento in cui l’Anac ha eseguito i controlli, i dati dei componenti gli organi amministrativi non erano stati ancora caricati sul nostro sito internet, a causa di un mero disguido tecnico. Sollecitati dall’Autorità, vi abbiamo provveduto ma il termine era ormai scaduto, facendo scattare, inevitabilmente, la sanzione prevista. Si tratta comunque di una sanzione puramente amministrativa, che rientra nell’ordinaria attività di controllo dell’Anac, la quale ha successivamente verificato l’avvenuta corretta pubblicazione dei dati”. “Siamo convinti sostenitori della trasparenza – conclude il rettore – e lo dimostra il fatto che siamo sempre stati puntuali nella pubblicazione, negli anni passati. Saremo sempre disponibili a collaborare con l’Autorità per ogni eventuale esigenza”.