Anche a Montescaglioso si ricordano le vittime dell’Olocausto
Il Giorno della Memoria, celebrato da oltre 10 anni, data nella quale sono commemorate le vittime del Nazionalsocialismo e del Fascismo, dell’Olocausto e quanti hanno protetto i perseguitati, è stato degnamente celebrato con un’iniziativa organizzata dall’Assessorato Comunale alla Pubblica Istruzione e dall’Istituto Comprensivo “Don Liborio Palazzo – Carlo Salinari” di Montescaglioso. Gli alunni e i docenti delle classi 5^ B e 5^ C della Scuola Primaria e 2^ D e 3^ D della Scuola Secondaria di II Grado hanno visitato la mostra “Perché non accada mai più”, allestita in Corso della Repubblica, 36 e curata dall’insegnante Rocco Contuzzi. Alla manifestazione erano, inoltre, presenti l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Maddalena Ditaranto, il prof. Angelo Bianchi e Giuseppe Panico, combattente durante la Seconda Guerra Mondiale e reduce dalla prigionia. Sulle pareti della sala erano affissi ampi fogli dotati di fotografie nei quali si ricostruivano gli eventi più significativi degli anni precedenti e successivi la Seconda Guerra Mondiale, oltre alle prime pagine dei maggiori quotidiani dell’epoca. L’insegnante Rocco Contuzzi, curatore dell’iniziativa, ha indicato ai giovani studenti i momenti più significativi che consentirono ad Adolf Hitler di salire al potere, oltre alle successive vicende che portarono allo scoppio del Secondo Conflitto Mondiale. In quei tragici anni fu consumato l’efferato eccidio di circa 6 milioni di Ebrei ma non solo: identica fine fu riservata a omosessuali, oppositori politici, Rom, zingari, testimoni di Geova, malati di mente e prigionieri di guerra sovietici.
Nel corso dell’iniziativa è stato fatto riferimento a alla nutrita cinematografia che ha affrontato questo tema, oltre che al romanzo autobiografico “Se questo è un uomo”, scritto da Primo Levi, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz. L’ex combattente Giuseppe Panico ha rievocato le giornate che precedenti l’armistizio tra Italia ed Anglo – Americani (8 settembre 1943), vissute mentre si trovava sul fronte greco, situazione che comportò la sua cattura e quella dei suoi commilitoni, successivamente deportati verso i campi di concentramento tedeschi.
L’assessore comunale alla Cultura, Maddalena Ditaranto, dopo aver ringraziato quanti hanno aderito all’iniziativa, ha ricordato la figura di Elisa Springer, scomparsa da alcuni anni, anch’essa deportata ad Auschwitz, dove ebbe modo di conoscere Anna Franck, uno dei simboli della persecuzione ebraica nell’Olocausto. Ha poi annunciato che il 29 marzo prossimo sarà a Montescaglioso il figlio di Giorgio Perlasca, l’“Hoskar Schindler” italiano, persona di grandissimo coraggio ed altruismo che, fingendosi il console spagnolo a Budapest, mise più volte a repentaglio la sua vita per salvare quella di migliaia di Ebrei destinati allo sterminio.
Il professor Angelo Bianchi, nel suo intervento conclusivo, ha ricordato la sua esperienza di amministratore comunale, svoltasi alla fine degli anni Ottanta, durante la quale ebbe modo di visionare documenti risalenti al ventennio fascista, quando era obbligatorio indicare sui documenti di identità la propria razza.
Ha poi ricordato come la Chiesa, sino agli inizi degli anni Sessanta, nella liturgia, abbia conservato una forma di profondo pregiudizio nei confronti dei Giudei, situazione interrotta solo con l’avvento al soglio pontificio di Papa Giovanni XXIII.
Michele Marchitelli