BasilicataCultura

Anche in Basilicata la settimana dello sviluppo sostenibile

L’alimentazione è il focus della Settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile che si tiene dal 19 al 25 novembre. Il tema dell’anno, scelto dal Comitato “Decennio per l’educazione allo sviluppo sostenibile” di cui fa parte anche il Centro Redus della Regione Basilicata è “Madre terra: alimentazione, agricoltura ed ecosistema”. Nell’ambito di questa importante iniziativa il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata ha proposto sei progetti che sono stati inseriti nel Programma nazionale 2012 della Settimana Unesco. Questi si occuperanno di bioalimentazione, di energia della catene verde alimentare, di tradizioni alimentari e popolari della montagna, della filiera agroalimentare e della riscoperta e diffusione dei saperi e sapori lucani. Nell’arco della Settimana saranno organizzati workshop, seminari e incontri su esperienze virtuose come orti condotti e orti in città. Alcune di queste iniziative continueranno anche nei mesi successivi attraverso convegni, laboratori, escursioni e percorsi educativi nelle scuole. ” Dobbiamo favorire un cambiamento culturale verso l’utilizzo delle risorse a disposizione che non sono illimitate- dichiara l’assessore all’Ambiente, Vilma Mazzocco. Averne cura e valorizzarle è un obiettivo da perseguire in questo tempo e per le generazioni future che erediteranno i risultati dei nostri stili di vita e delle nostre politiche. E’ importante – aggiunge Mazzocco – mantenere alto l’interesse per la questione ambientale e richiamare l’attenzione sul rapporto imprescindibile tra cittadino e territorio. I sei progetti candidati dal Dipartimento Ambiente all’Unesco – aggiunge l’Assessore – rappresentano la storia e l’identità del nostri luoghi, promuovendo un ambiente salubre e orientando i consumatori verso acquisti sostenibili e consapevoli. Le manifestazioni che saranno svolte durante la Settimana rappresenteranno quindi l’occasione per condividere competenze, sensibilità, conoscenze e capacità necessarie per salvaguardare il nostro ricco patrimonio culturale e naturale, nonché la nostra salute e le risorse vitali per l’umanità”. Questo il quadro delle attività in programma: l’iniziativa curata dai Ceas Il Vecchio faggio di Sasso di Castalda, Bosco dei Cigni di Grumento Nova, I Calanchi dl Montalbano e dall’Osservatorio Ambiente e Legalità prevede sei mesi di percorsi didattici nelle scuole; il 24 novembre a Potenza si terrà una cena con menù di ricette tipicamente lucane e il 25 novembre in piazza Prefettura campagna d’informazione e sensibilizzazione “Occhio agli acquisti. I Ceas Feronia Matera, Cea Matera, Lega Navale, Salvamento con il sostegno del Comune,della Provincia e della Camera di Commercio di Matera organizzano nella città dei sassi invece incontri con le scuole su alimentazione, salute e sport, workshop aperti al pubblico e due incontri di “Convivialità responsabile”. Particolare attenzione sarà anche dedicata a far conoscere buone pratiche ed esperienze virtuose come orti in condotta di Slow Food, campagna amica di Coldiretti, orti in città di Legambiente. Il Ceas Nova Terra in collaborazione con gli istituti Agrari della regione organizzeranno una settimana dedicata, in ognuna delle sue sedi. A Potenza si terranno incontri sulla montagna lucana e le sue tradizioni alimentari e popolari, proiezione di filmati sulla biodiversità e allestimento di stand con prodotti tipici e infine visite sul Monte Vulturino e presso un’azienda zootecnica. A Lagopesole e Sant’Arcangelo si terranno inoltre iniziative rivolte alla conoscenza della filiera agroalimentare e dimostrazioni di coltivazione in serra, messa a dimora delle piantine, produzione e raccolta dei prodotti. Altre dimostrazioni riguarderanno la trasformazione in laboratorio dei prodotti ortofrutticoli, la preparazione dei compost dai residui vegetali, l’uso del concime in serra e nell’orto. Infine a Genzano di Lucania sarà realizzato un mini documentario sui prodotti tipici della terra e la loro trasformazione che racconterà anche gli orti urbani di Genzano

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