Anche la Cna di Basilicata aderisce al Manifesto di Assisi
Le motivazioni che ci hanno spinto ad aderire sin da subito al Manifesto di Assisi per un’economia a misura di uomo contro la crisi climatica promosso da Fondazione Symbola in primis, risiedono nella convinzione che è ormai urgente promuovere un nuovo modello di sviluppo che sia integrale e sostenibile.
Abbiamo la necessità di ridisegnare le nostre Comunità produttive, in Basilicata come nel resto d’Italia, di ridare dignità ai nostri mondi dell’artigianato e del commercio inseriti in nuovi contesti produttivi più ampi e solidali. Non si può assistere inermi a pezzi interi della nostra storia produttiva, rappresentate da migliaia di storie umane e personali ancor prima che professionali, che chiudono nel silenzio più totale, vanno riviste le catene del valore globale partendo da una nuova consapevolezza dei cittadini e degli imprenditori, uniti in un nuovo patto che miri a creare lavoro e benessere con reciproci vantaggi per tutti e due questi mondi che hanno sempre dialogato bene tra loro ma che negli ultimi anni mostrano una scarsa capacità di comunicazione, proprio oggi che paradossalmente c’è più bisogno. I nostri modelli imprenditoriali da sempre studiati nel mondo come casi di successo devono evolvere verso una economia della sostenibilità ambientale vista non più come un limite da come occasione di sviluppo.
Il Manifesto di Assisi afferma che “affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma può rappresentare una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro”, come pure vi è la certezza che, in presenza di politiche serie e lungimiranti, sia possibile azzerare il contributo netto di emissione dei gas serra entro il 2050, considerata l’esigenza di intervenire rapidamente e senza indugio per contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico
E’ questa una delle grandi sfide planetarie che può riportare l’Europa tra i Top Player globali ridandole prestigio, peso e quella importanza che ha di sicuro smarrito negli ultimi anni.
Ma soprattutto per ridare slancio anche ad un Sistema Italia disponibile ad accettare questa ambiziosa sfida facendo leva sulle centinaia di migliaia di piccole e medie imprese che costituiscono il nostro sistema imprenditoriale tra le quali non sono poche le eccellenze artigianali nel campo della economia circolare e sostenibile.
Tutto ciò al fine di costruire un Paese migliore da lasciare in dote alle giovani generazioni inserito in un contesto europeo e mondiale che privilegia lo sviluppo sostenibile quale nuova leva per il progresso e la convivenza tra le Nazioni.
Matera, 28.01.2020