Anche la Conferenza delle Regioni in campo per combattere la povertà
Il presidente della regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato oggi a Roma alla Conferenza delle regioni e delle province autonome dove, tra i vari temi, si è discusso del diritto dei cittadini ad avere un sostegno economico di tipo universalistico in assenza di un determinato reddito. “Oggi all’interno della Conferenza – ha dichiarato Emiliano a margine dell’incontro – si è aperta una discussione fortissima su una misura universale, che valga per tutti, di contrasto alla povertà. Il sistema che viene proposto in Puglia coincide con quello descritto dal presidente della Regione Toscana, ed è indubbiamente un punto di riferimento per una eventuale legge nazionale che doti l’intero Paese di un reddito di reinserimento sociale.
Un reddito che consenta a tutti coloro che sono sotto la soglia di povertà di attaccare la crisi personale e collettiva, attraverso un sistema di solidarietà sociale che non è assistenza, ma obbligo a acquisire nuove capacità professionali o ad offrire prestazioni sociali quando la comunità lo richieda, in cambio dell’aiuto ricevuto. In Puglia chi percepirà il Red (Reddito di dignità, ndr.) dovrà essere a disposizione a chiamata, per adempiere a prestazioni sociali. Dunque nessun regalo, ma grande attività e soprattutto connessione con il sistema pensionistico”.
“L’idea dell’INPS e di Tito Boeri di diminuire le pensioni per i redditi più elevati per alimentare un sistema di protezione sociale universale, sul genere del modello che stiamo progettando in Puglia, per rafforzare la capacità di lottare contro la povertà, mi auguro trovi la giusta attenzione da parte del governo. Mi propongo di incontrare al più presto il presidente dell’INPS per perfezionare la proposta che stiamo per varare in Puglia”.
Emiliano ritiene utile la riflessione su queste misure anche alla luce dello scenario nel quale si trovano il paese e l’Unione europea: “Quando si affrontano problemi gravi di sistema, come la criminalità organizzata in Italia e il terrorismo in Europa, avere una coesione sociale che rafforzi il patto tra cittadini e Stato è di fondamentale importanza. Perché altrimenti si rischia che nei luoghi della sofferenza vadano a pescare gli elementi irrazionali della società – utilizzando la religione, le ideologie, gli estremismi – per minare la sopravvivenza stessa delle nostre istituzioni democratiche”.
Di Reddito di Dignità non si è parlato oggi solo a Roma: in Puglia infatti prosegue incessantemente il lavoro dell’amministrazione regionale per rendere questa misura una realtà. Nell’ambito delle consultazioni sul ReD, la Consigliera per l’attuazione del programma Titti De Simone, ha incontrato i presidenti regionali delle Associazioni Arci, Davide Giove, e Acli, Antonio De Donno, che hanno aderito alla campagna nazionale “Miseria Ladra”.
Durante gli incontri è stata espressa piena condivisione in merito alla finalità ed all’impianto complessivo della legge regionale, ed è stato messo in evidenza il ruolo che avrà tutto il mondo del Terzo settore nella realizzazione della misura, in particolare nella fase di inclusione attiva.
A tal fine – dichiara la consigliera politica Titti De Simone – abbiamo gettato le basi per una forte collaborazione di queste associazioni nazionali impegnate nel territorio regionale. Contiamo sulle idee e sulle energie del terzo settore per realizzare ReD.
L’Arci e l’Acli sono fra le associazioni promotrici della campagna nazionale “Miseria Ladra”, e quindi ci fa piacere che abbiano espresso non solo condivisione, ma anche l’impegno ad avviare processi di innovazione sociale e a vigilare attentamente sugli elementi di attivazione delle misura. Sigleremo presto un protocollo di intesa con il Forum del terzo settore, per collaborare agli strumenti operativi della misura, rafforzando la governance territoriale insieme al mondo del no profit, e realizzando tirocini e percorsi di inclusione sociale e cittadinanza attiva. In questo percorso, vogliamo coinvolgere anche la Caritas, con la quale abbiamo fissato un confronto nei prossimi giorni”.
“Una bella sfida” l’hanno definita i due Presidenti regionali di Arci e Acli, “per fare della Regione Puglia una punta avanzata contro l’esclusione e a favore della responsabilità sociale dell’impresa.”