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Anche Matera si candida al programma ‘Smart City’

“Il tema delle smart city si inserisce perfettamente non solo dentro il percorso della candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019, ma anche nelle politiche che stiamo mettendo in campo in relazione allo sviluppo dell’innovazione per la valorizzazione del patrimonio culturale e del capitale sociale e in relazione agli aiuti alle imprese nell’ambito dei Pisus. Per questa ragione, nelle prossime settimane candideremo nostri progetti a programmi dell’Unione europea riguardanti, appunto la smart city”. Lo ha detto il sindaco, Salvatore Adduce, alla tavola rotonda svoltasi questo pomeriggio, a Torino, sul tema “La via europea alle città intelligenti. Visione strategica, tecnologie e buone prassi” a cui hanno partecipato, fra gli altri, Gérard Collomb, Sindaco di Lione; Christian Ude, Sindaco di Monaco di Baviera; Wladimiro Boccali, Sindaco di Perugia; Enzo Lavolta, Assessore Politiche per l’ambiente, politiche per l’energia, lo sviluppo tecnologico, la qualità dell’aria e l’igiene urbana e Progetto Smart City della Città di Torino.

La Commissione Europea infatti, lo scorso 21 giugno, ha lanciato l’iniziativa Smart Cities, che prevede un primo bando da circa 70-80 milioni di euro per progetti di ristrutturazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato e le reti energetiche. Sui trasporti e la mobilità sostenibile, terzo asse dell’iniziativa, s’interverrà più avanti. Oggi le città intelligenti, per garantire uno sviluppo equilibrato, sono chiamate a dimostrare ai propri cittadini che la qualità della vita e l’economia possono convivere anche grazie a investimenti green. Le aree su cui intervenire sono: il patrimonio edilizio, l’efficienza energetica, la pianificazione e la mappatura energetica delle città.

“Si tratta – ha detto Adduce nel corso del suo intervento – di riuscire a tenere insieme storia e innovazione non solo nei Sassi, ma in tutta la città. E non è un caso che proprio in questa direzione si muovono i Pisus. I 33 milioni di euro ci serviranno, appunto, a riorganizzare la città in funzione della nuova centralità dei Sassi e dell’altopiano murgico. Ed a ricostruire quella rete sociale fatta non solo da cittadini, ma anche da imprese e istituzioni finalizzata a ragionare in termini di intelligenza e creatività. Significa – ha continuato il sindaco – valorizzare la città di Matera come grande attrattore turistico-culturale attraverso il potenziamento e la qualificazione del sistema territoriale di erogazione dei servizi ai cittadini, per migliorare la qualità della vita, e dei servizi alle imprese (in particolare quelle dell’industria turistico-culturale e creativa e quelle dei servizi avanzati), per sviluppare l’imprenditorialità e la competitività, realizzando modelli di intervento per la sostenibilità urbana anche finalizzati a sviluppare e sostenere la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura nel 2019. In questo contesto abbiamo deciso di destinare ben 6 milioni di euro in aiuto alle imprese.

La sfida, ad esempio, che abbiamo lanciato con la candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019, in qualche modo – ha concluso il sindaco – risponde a questi criteri: vogliamo spingere la nostra comunità a mettere in campo attraverso la partecipazione sociale tutte le sue energie per realizzare un programma innovativo che tocchi ogni settore della società e che trovi il suo centro motore nella cultura e nell’innovazione”. Nel corso della giornata il sindaco di Torino, Piero Fassino, ha visitato lo stand di Matera apprezzando la qualità dell’allestimento. “Matera sta vivendo una fase di prorompente visibilità” ha commentato Fassino al direttore di Matera 2019, Paolo Verri.

 

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