Ancora incerto il futuro dei precari Arpab
Resta ancora incerto il futuro dei precari Arpab, nonostante gli impegni presi e la volontà espressa dal direttore generale, Donato Ramunno, di stabilizzare le figure professionali e tecniche che da anni lavorano al Masterplan, il progetto straordinario di potenziamento delle attività dell’Agenzia per far fronte sia alle nuove esigenze determinate dalla Legge 132/2016 per il Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente, sia per soddisfare le aumentate richieste del territorio.
A lanciare l’allarme è la CGIL, UIL, FIALS e FSI “La delibera 147/2022 ha prodotto una proroga di appena 8 mesi, ben al di sotto dei 18 previsti. Ieri è iniziata la stipula dei primi contratti in scadenza ma permane un forte dubbio. Nonostante le ripetute sollecitazioni, avanzate unitariamente dai sindacati presenti in Arpab, finora la Regione né ha convocato il tavolo richiesto né ha fornito chiarimenti circa la mancata erogazione per 2 anni consecutivi delle risorse”.
“Le risorse finanziarie sono disponibili rientrando negli accordi con le compagnie petrolifere attive in Basilicata. Una forma evidente e giusta di compensazione: migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi ambientali in una Regione che paga ormai da decenni un caro prezzo all’industria estrattiva. Ma la giunta ha fatto scelte non lineari, attribuendo i costi del personale di Masterplan ad altre voci del bilancio regionale e questo rappresenta un ulteriore fattore di incertezza”.
“Ci chiediamo perciò perché il progetto e il Dirigente Masterplan siano stati prorogati al 30 giugno 2025 mentre il personale solo fino al 19 Settembre 2023. La Regione deve fornire atti ufficiali che attestino la presenza dei fondi necessari alle ulteriori proroghe sin d’ora perché l’ impegno per l’ Ambiente e la Salute pubblica non può essere a tempo determinato”.
Inoltre l’agenzia è ancora in attesa di ricevere dalla Regione Basilicata il controllo di legittimità e merito sul Regolamento di Organizzazione e funzionamento dell’Arpab, redatto e notificato ai sensi degli artt.19 e 26 della L.R. 1/2020. Il regolamento di organizzazione è lo strumento di base necessario per una programmazione delle attività dell’Agenzia collegata ad una efficace ed efficiente distribuzione delle professionalità presenti.
Manca ancora la nomina del direttore tecnico scientifico dell’Ente, che è in prorogatio dal 2020, quando fu nominato “temporaneamente e comunque nelle more del perfezionamento della procedura di cui all’art.23 della Legge Regionale n.1/20”. Di detto bando, pubblicato nel Novembre 2020, non si ha notizia. E’ urgente dare seguito allo stesso, attraverso la sua riapertura, in quanto l’attuale facente funzione è anche dirigente unico del Centro Regionale Metaponto ex Agrobios, responsabile dell’ufficio Ispezioni Ambientali, dirigente ad interim degli Uffici Amianto, Aria, Centro Regionale Radioattività, Ufficio Risorse Idriche e Ufficio Ecosistemi, Ufficio Impatti Odorigeni.
In ultimo, le scriventi OO.SS. chiedono la convocazione del tavolo regionale sulla contrattazione, ai sensi dell’art.7 comma 1 del CCNL Comparto Sanità 2019/21, al fine di poter adeguare i fondi del salario accessorio dei dipendenti.