Ancora problemi sulla costa jonica
A leggere le dichiarazioni del sindaco di Bernalda c’è da rimanere senza parole quando parla di miracolo riferendosi all’arrivo della sabbia a Metaponto.
Purtroppo si continua nel gioco della tre scimmiette (non vedo, non sento, non parlo) e non solo da parte delle forze politiche.
Pochi giorni fa Gregorio Giannini, ex assessore del comune di Bernalda e dello stesso partito dell’attuale vice sindaco Massimiliano Cospite (SEL), dichiarò, tra le altre cose dette, “ … che i problemi dell’erosione non si risolvono spostando i massi sull’arenile, perché la loro opera è influente in caso di mareggiate, e che alla luce di ciò che è successo la Regione deve verificare le previsioni di progetto sulla dinamica costiera redatte al’epoca dell’approvazione del porto, confrontarle con quanto stà succedendo alla costa sottoflutto ai moli e alla foce del Basento e se le previsioni erano sbagliate, dovranno essere valutati i motivi e le eventuali responsabilità …”
Il vice sindaco e l’Amministrazione Comunale la pensano come l’ex assessore?
Inoltre nei giorni scorsi il capogruppo PdL in consiglio comunale, Franco Prisco, chiedeva all’Amministrazione Comunale perché, in riferimento alla rinuncia, da parte della ditta Castellano-Avvenire, al servizio di raccolta rifiuti ben tre anni prima della scadenza contrattuale non si attivavano la polizze fideiussorie di garanzia.
Noi chiediamo al capogruppo del PdL che le opposizioni in consiglio comunale e in consiglio regionale (visto che non lo fanno le rispettive maggioranze) chiedano conto delle fidejussioni previste dalle delibere regionali per i danni che potevano essere causati alle spiagge dalla costruzione dei porti (visto che a noi non rispondono).
Al sindaco infine vogliamo ricordare che, come diceva l’ex assessore Giannini, facendosi più spesso una passeggiata sulla spiaggia di Metaponto avrebbe visto ciò che è successo a metà luglio dove è bastato un mare leggermente mosso per causare ciò che è visibile in foto.
Non è un miracolo aver preso un po’ di sabbia e reso fruibile una spiaggia messa peggio delle altre.
Miracolo sarebbe se si iniziassero a prendere in considerazione tutte le cause della demolizione della spiaggia di Metaponto e, a tal proposito, vedere su you tube quanto relazionato dal prof. Spilotro in un convegno sull’erosione costiera tenutosi al Campus Universitario di Lecce venerdì 8 aprile potrebbe aiutare.
Miracolo sarebbe chiedere, da parte dell’Amministrazione Comunale di Bernalda, al Presidente della Regione Basilicata se è stato fatto il monitoraggio durante la costruzione dei porti e se è stata stipulata la fidejussione per i danni che gli stessi potevano arrecare alle spiagge.
Miracolo sarebbe se queste cose cominciassero a chiederle anche gli operatori turistici tramite il loro presidente troppo impegnato ultimamente a decantare il lavoro fatto dalla Regione Basilicata (chissà perché).
Miracolo sarebbe se l’ing. Greco, dell’Università di Basilicata e responsabile del progetto delle barriere sommerse, rispondesse alle domande che gli vengono fatte.
Miracolo sarebbe se anche il Consiglio Comunale di Scanzano Jonico cominciasse a chiedersi cosa stà succedendo alla spiaggia di Terzo Madonna.
Miracolo sarebbe stato un intervento del presidente provinciale di Italia Nostra, associazione che, da notizie apparse sulla stampa, ha adottato la spiaggia di Metaponto.
Miracolo sarebbe stato se i soggetti politici e istituzionali coinvolti nella vicenda (eccezion fatta per la Provincia di Matera) avrebbero agito per il bene comune.
Il miracolo, in questo caso, si verificherebbe cioè se alcuni uomini che ricoprono incarichi nelle Istituzioni, e che dovrebbero amministrare per il bene comune, farebbero la propria parte senza sollecitazione alcuna e senza sperperare soldi pubblici.
Purtroppo il miracolo non ci sarà, anche se noi ci speriamo sempre
Comitato sos costa jonica