Ancora un furto alla discarica comunale
Quando si parla di politiche della sicurezza urbana è facile trovare l’intesa su alcuni presupposti: la preoccupazione per la criminalità va presa sul serio e questa deve essere oggetto delle politiche di sicurezza; In particolar modo in questo momento di grave crisi economica dove si pongono le condizioni di incremento dei reati di micro criminalità che, non sono i reati di poco conto, (uno scippo spesso causa gravi danni alla vittima), sono quelli che maggiormente pongono le basi per addensare in un territorio una delinquenza diffusa, inciviltà e il disordine urbano. Questi fenomeni sono aumentati in maniera significativa negli ultimi mesi e forse dovremmo aspettarci momenti peggiori dovuti alla crisi economica ed al dilagare della disoccupazione. Se poi a questo si associano comportamenti che agevolano l’operare dei malviventi, è chiaro che si otterranno risultati non apprezzabili. A questa logica la periferia e la campagna circostante la città, maggiormente si prestano agli attacchi predatori in maniera significativa, soprattutto quando non si pongono le condizioni per una pur minima vigilanza. La discarica comunale non appena il sole tramonta è terra di nessuno, luogo dal quale tutti voglion stare lontani, eccezzion fatta per i ladri. Fermo questo logico e credo, unanime pensiero, vien per senno che non puoi pretendere di non subir razzie se non poni un minimo punto di vigilanza. Ogni frontista, di ogni sperduta contrada materana sa bene che nella sua casetta di campagna non deve lasciar nulla, ti smontano persino le lampadine. Il non aver posto le condizioni per una pur minima vigilanza ha creato il punto di partenza per rendere la discarica comunale il luogo vulnerabile, deputato al vandalismo, ai comportamenti incivili, all’azione della criminalità predatoria e, continuerà ad esser così se non si pongono rimedi. I risultati di queste complesse politiche si misurano infatti in termini di prevenzione che sono direttamente proporzionali alla riduzione dei fenomeni negativi, e su questo piano le nuove politiche della sicurezza raggiungono maggiori possibilità di successo. Per questo dobbiamo porre le condizioni per migliorare la qualità fisica degli spazi, della periferia e dei luoghi di interesse pubblico, ad animarli, a ridurre le cause e gli effetti negativi dei fenomeni di marginalità sociale, a rendere meno aggredibili le persone e gli oggetti e questo lo si può ottenere solo con un capillare servizio di prevenzione e vigilanza del territorio. La sicurezza dei cittadini e della cosa pubblica scaturisce dall’efficacia dell’azione posta in essere per contrastare i fenomeni di criminalità diffusa e dalla capacità di rimuovere la percezione soggettiva di insicurezza. La richiesta del sindaco di convocare comitati ordine e sicurezza pubblica ben poca cosa potranno aggiungergli, perché la sicurezza ribadisce la sua efficacia e efficienza nel ridurre il livello dell’insicurezza reale e percepita, indirizzando la propria azione al controllo del territorio e nello stabilire un rapporto diverso con il cittadino.
Adriano Pedicini Consigliere Comunale PdL Matera