Annullare il divario tra Nord e Sud d’Italia
“Va intrapreso un percorso per annullare il divario esistente tra il nord sempre più ricco ed il sud sempre più povero. Nell’era dei 150 anni dell’Unità d’Italia dove la Regione Basilicata pienamente si riconosce nell’Italia unica, unita ed indivisibile, necessita un sistema di garanzie e tutele sociali per le fasce più deboli del mercato del lavoro. Per questo e per tutti gli altri emendamenti, l’UGL Basilicata sarà ad unirsi il primo settembre davanti al Senato con la confederazione nazionale UGL guidata dal Segretario Generale, Giovanni Centrella insieme a Cisl e Uil, per far sentire la propria voce sulla manovra e per chiedere maggiore equità negli interventi all’esame del Parlamento”.
Lo rendono noto il segretario generale regionale, Giovanni Tancredi, ed il componente della confederazione regionale dell’UGL Basilicata, Giuseppe Giordano, evidenziando come “con questa iniziativa vogliamo dimostrare come anche tantissimi lucani utilizzeranno la grande efficacia di questo strumento per smuovere un’azione sensibilizzante su questo sistema che ormai è superato dai tempi biblici per l’inclusione sociale e lavorativa di disoccupati, inoccupati e precariamente occupati. Con tale iniziativa che metteremo in atto il primo settembre, attireremo l’attenzione del governo affinché si tutelino le fasce più deboli, senza proclamare scioperi e far perdere ancora salario ai tanti già discriminati e poveri lavoratori. In concomitanza, và alzata responsabilmente l’asticella del dialogo tra le parti su un confronto unitario e condiviso, se si vuol far sì che si scongiuri anche per la Basilicata un arresto catacombale e stagnante di un territorio che ‘spremuto’ all’inverosimile, non ha più niente da offrire nonostante ricco di petrolio, acqua, agricoltura e gente sacrificata e perennemente illusa da uno sviluppo mancato da anni. Il tempo oramai è abbondantemente scaduto per spazi e divisioni – concludono i due leader UGL – la Basilicata ha bisogno di essere ossigenata da nuove priorità: contrastare le negative ricadute sociali e occupazionali della crisi, le istituzioni tutte, devono intervenire tempestivamente, anche innovando profondamente i paradigmi culturali su cui si è costruito lo stato sociale nel nostro territorio. Dalla Basilicata, l’UGL esprime profonda preoccupazione per le conseguenze della manovra economica varata dal governo a partire dai servizi sociali e i trasporti pubblici che sono pericolosamente a rischio. Per effetto delle nuove tasse, la Regione Basilicata dovrà rimetterci milioni di euro, ovvero in più relativamente al patto di stabilità. Se diminuiscono i trasferimenti, il federalismo renderà tutto più complicato e per porre un rimedio alla situazione la Regione dovrà essere costretta ad imporre nuove tasse”.