Antitrust conclude provvedimento nei confronti di Sis per la vendita delle sementi del grano “Cappelli”
“È arrivato il risultato che speravamo. Finalmente l’Antitrust ha concluso il provvedimento istruttorio nei confronti della Società italiana sementi e ha multato le sue pratiche commerciali scorrette nella vendita delle sementi del grano ‘Senatore Cappelli’. Questa decisione rappresenta uno spartiacque. Adesso dobbiamo insistere affinché il provvedimento sia propedeutico alla revoca del contratto di moltiplicazione in mano a Sis, e il mercato si riappropri della biodiversità dei semi. Inoltre, è quanto mai opportuno che la ministra Bellanova, dopo un mese dal tavolo, acceleri l’istituzione della Cun, cosicché sia inserito tra le quotazioni di mercato anche il grano ‘Senatore Cappelli’, oltre alle altre varietà. Su questa scandalosa vicenda, come sulla gestione della Borsa merci di Foggia, sui listini truccati, sulla crisi del mercato del grano e sulla mancata risposta da parte del Ministero di misure urgenti come la Cun, investirò nuovamente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, commentando la decisione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), dopo un’istruttoria partita a marzo del 2019, di sanzionare la Sis con una multa complessiva di 150mila euro per tre pratiche commerciali scorrette nella vendita di prodotti agricoli e agroalimentari, e in particolare delle sementi del grano “Senatore Cappelli”. Nello specifico, l’Antitrust ha accertato che la Società italiana sementi ha dolosamente vincolato la fornitura delle sementi alla riconsegna del grano prodotto dagli agricoltori, ha rifiutato in maniera selettiva la fornitura delle sementi e ha aumentato in modo sostanziale e ingiustificato i prezzi delle sementi. Per ciascuna di queste violazioni, alla Sis è stata comminata una multa di 50mila euro, arrivando alla cifra complessiva di 150mila euro.
“Purtroppo – rileva il senatore –, l’esiguità della multa, che pure è un segnale importante, non servirà certo a scoraggiare queste pratiche sleali. Sono necessarie ben altre misure da parte del Mipaaf nei confronti di Sis e di tutte quelle organizzazioni che tradiscono il loro mandato per imporre monopoli sul mercato, come pure rispetto alla Commissione unica nazionale. Riguardo alla Cun, non possiamo non notare che la ministra Bellanova, dopo aver convocato l’ultimo tavolo di filiera, aveva assicurato tramite gli uffici competenti che entro una settimana sarebbe partito il termine per la raccolta delle deleghe al fine di designare i componenti della Commissione unica nazionale. Ma è passato oltre un mese e non si ha traccia di alcunché. Quindi, a quanto pare, si procede con lo stesso ritardo degli altri Ministri che l’hanno preceduta”.
Secondo De Bonis, la decisione dell’Antitrust rappresenta comunque “una lezione morale per Coldiretti che, ricordiamolo, è una organizzazione sindacale e non un ente di mercato. Da questa vicenda, è opportuno che ripensi alle proprie origini, alla propria vocazione e al proprio ruolo, ed eviti incursioni e ingerenze nel libero mercato per favorire monopoli e pratiche sleali contrarie alle regole europee”.