Appalti e sanità, al San Carlo possibili esuberi nei servizi di supporto amministrativo
A distanza di un paio d’anni si ripropone con il medesimo copione la vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi di supporto amministrativo all’AOR San Carlo. Questa mattina incontro all’Ispettorato territoriale del lavoro per formalizzare l’avvio della procedura di cambio d’appalto. In assenza di un accordo, il tavolo è stato aggiornato al 20 settembre. La Fisascat Cisl segnala un possibile taglio ai livelli occupazionali per effetto di una grave riduzione delle ore di servizio rispetto a quelle erogate negli ultimi anni. Secondo la segreteria generale Emanuela Sardone «il problema nasce dal fatto che nella gara indetta dall’AOR San Carlo non si è tenuto conto delle ore aggiuntive che si erano rese necessarie in corso d’opera, nei limiti del cosiddetto quinto d’obbligo, ore che hanno generato, in quanto ormai strutturali, il logico aumento della forza lavoro. Ora la direzione del San Carlo, deve prendersi la responsabilità di una gara fatta ed aggiudicata sulla base di un fabbisogno che non copre tutti gli orari contrattuali delle maestranze e deve trovare, congiuntamente alla ditta subentrante, una soluzione che garantisca non solo l’assorbimento di tutto il personale oggetto di clausola sociale, ma anche gli attuali livelli retributivi e contributivi. Non possiamo tollerare che la tutela dei dipendenti soccomba costantemente dinanzi alla logica dei numeri, né che venga penalizzato un servizio che dovrebbe esprimere la massima efficenza e qualità a tutti i cittadini lucani. Ci auspichiamo che nel prossimo tavolo vengano proposte concrete soluzioni al problema, nel rispetto della dignità di tutti gli operatori».