Approvata in sede legislativa alla Camera la legge contro l’usura e l’estorsione
Il 26 ottobre la Commissione Giustizia della Camera, presieduta dall’Onorevole Giulia Bongiorno, ha approvato in sede legislativa il provvedimento di legge, di modifica della legge sull’usura n. 108/96, inerente le norme di usura e estorsione e di composizione delle crisi da sovra indebitamento.
“Il provvedimento – ha commentato Marina Festa, Segretaria Provinciale dell’Adiconsum Cisl di Matera – può ritenersi senz’altro positivo perché prevede, ad esempio, che le vittime dell’usura possono accedere al Fondo di Solidarietà, una volta denunciato l’usuraio, anche nelle fasi preliminari delle indagini, sempre dopo parere favorevole del Pubblico Ministero. Ora una vittima dell’usura può accedere al Fondo di Solidarietà solo dopo il decreto che dispone il giudizio nel procedimento penale per il delitto di usura”. Nel testo approvato dalla Commissione Giustizia della Camera il sovraindebitamento è definito come “una situazione di perdurante squilibrio economico fra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni”, situazione che può determinarsi a carico di famiglie o di imprenditori non soggetti alle procedure fallimentari. Si tratta, in sostanza, della mancanza, protratta nel tempo, di risorse economiche per far fronte agli impegni assunti, una situazione analoga a quella che può determinare il fallimento dell’imprenditore commerciale.
“Il provvedimento – ha concluso Marina Festa – inserisce una norma da noi dell’Adiconsum fortemente voluta, che prevede lo strumento dell’accordo con i creditori, su proposta del debitore, sulla base di un piano di ristrutturazione dei debiti che assicuri il regolare pagamento dei creditori estranei. Rispetto a questi ultimi, il piano può anche prevedere una moratoria dei pagamenti (con esclusione dei crediti impignorabili) sempre che il piano risulti idoneo ad assicurare il pagamento alla scadenza del nuovo termine e l’esecuzione del piano venga affidata ad un liquidatore nominato dal giudice. Ora – ha concluso Marina Festa – ci attendiamo che il Senato approvi definitivamente il provvedimento per combattere più efficacemente l’usura, fenomeno sommerso, che attanaglia le famiglie e le imprese anche in Basilicata”