Approvato il piano di riordino ospedaliero in Puglia
“Sono molto contento per l’approvazione del piano di riordino ospedaliero che costituisce il primo atto strategico della mia gestione della sanità pugliese. Un risultato raggiunto in tempo record, nel primo anno di governo, con un alto livello di condivisione e con l’imprimatur del Ministero della Salute. Ringrazio tutti i sindaci che hanno collaborato pienamente al successo della nostra azione, nonostante l’apparente ridimensionamento degli ospedali siti nel loro territorio. È in corso con questi ultimi una intensa attività di progettazione per la riconversione di questi ospedali troppo piccoli e insicuri per nuove normative, in presidi territoriali moderni ed efficienti dedicati alle fasce più deboli quali anziani e bambini che in questo modo troveranno risposte di salute presso le loro residenze senza dover accedere in ospedale. Gli ospedali trasformati ospiteranno altresì strutture dedicate alla gestione delle malattie croniche che impegnano più del 50% del budget sanitario regionale, che Ospedali di comunità e residenze sanitarie per anziani consentiranno alla famiglie di gestire situazioni difficili col massimo della cura. Ovviamente ringrazio anche tutto il personale dell’assessorato alla Salute, i direttori generali, i direttori di dipartimento succedutisi nel tempo. Di grande importanza il contributo della commissione sanità del consiglio regionale della Puglia presieduta da Pino Romano che ha fornito suggerimento preziosi per migliorare il piano di riordino e per spiegarlo alle popolazioni residenti, e di tutti i consiglieri regionali”.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha commentato così l’esito degli incontri che si sono tenuti a Roma, il 20 e 21 dicembre, al Ministero della Salute e al Ministero Economie e Finanze riguardanti il piano di riordino ospedaliero, il piano operativo e il finanziamento “Terra dei fuochi” (relativo all’emergenza sanitaria Taranto).
“Il percorso di risanamento e rilancio della sanità pugliese va avanti – spiega il direttore del dipartimento Sanità e salute della Regione Puglia, Giancarlo Ruscitti – Il nostro piano di riordino ha ottenuto l’approvazione da parte del Ministero della Salute e adesso si passa alla fase di piena attuazione. Sul nuovo piano operativo l’interlocuzione con Roma continua, con una ambizione, recuperare la credibilità che alcune inadempienze del passato hanno minato. E infine su Taranto è confermata la nostra capacità di intervento grazie alla quale abbiamo ottenuto altri 8 milioni di euro per far fronte all’emergenza sanitaria.
Il Ministero della Salute nel corso del tavolo DM70 ha confermato di aver approvato complessivamente il piano di riordino della rete ospedaliera e dell’emergenza-urgenza della Regione Puglia, approvato dalla Giunta il 30 novembre scorso. Il Ministero, nel ribadire apprezzamento per il piano di riordino che efficientando il sistema si mantiene entro i parametri stabiliti per legge, ha garantito alla Regione Puglia il coerente affiancamento nel suo completamento.
“Per quanto riguarda il piano operativo – prosegue Ruscitti – il Mef ha apprezzato gli elementi strategici regionali che si basano sulla forte riduzione della spesa farmaceutica inappropriata per gli anni 2017-2018 e sugli esiti positivi dal punto di vista del risparmio economico delle gare centralizzate svolte dal soggetto aggregatore Innovapuglia. I risparmi stimati nel piano operativo la Regione Puglia intende investirli in assunzioni del personale di varia qualifica, investimenti tecnologici ed edilizi, sviluppo e potenziamento delle reti territoriali. Il Mef, apprezzando la strategia regionale e gli obiettivi esposti, ha richiesto però che la Regione Puglia si impegni a garantire formalmente eventuali disequilibri economici che si dovessero manifestare tra i risparmi attesi e le spese/investimenti previste”.
“La Regione Puglia – conclude il capo dipartimento salute – dovrà misurarsi con una doppia sfida. Realizzare il piano operativo così come è stato illustrato e dimostrare di essere finalmente in grado di rispettare gli impegni assunti. L’esperienza del precedente piano operativo 2013-2015, purtroppo, è stata caratterizzata dal mancato raggiungimento degli obiettivi condivisi con il Mef. E viceversa dall’aggravamento della spesa farmaceutica e dalla proroga dei contratti in essere per beni e servizi che piuttosto che produrre risparmio hanno prodotto spesa. All’amministrazione Emiliano oggi il compito di dimostrare un’inversione di tendenza”.