Arcelormittal di Taranto, Prisciano (Fim-Cisl): “Monitorare costantemente i lavoratori presenti in fabbrica”
Il terzo caso di positività al Corvid-19 all’interno dello stabilimento tarantino ArcelorMittal impone di accelerare le misure di prevenzione discusse dalle organizzazioni sindacali nei vari incontri con l’azienda, ultimo quello odierno. Quest’ultimo terzo caso – ribadiamo – riguarda un lavoratore asintomatico, fuori dallo stabilimento già dallo scorso 9 di aprile.
Come Fim Cisl – aggiunge il segretario generale aggiunto, Biagio Prisciano – alla luce di quest’ultima notizia negativa che vede coinvolto un nostro collega, chiediamo di sottoporre a verifica immediata, attraverso l’esame del tampone, tutti coloro i quali hanno operato a stretto contatto anche con quest’ultimo lavoratore contagiato dal virus.
Inoltre, visto l’impegno comunicatoci quest’oggi dalla direzione ArcelorMittal – atto a definire la collaborazione con alcuni laboratori qualificati, nonché con l’Asl, per individuare ulteriori strumenti rafforzativi in termini di prevenzione dal contagio Coronavirus – chiediamo di accelerare ogni procedura utile, affinché venga estesa a tutti i lavoratori, quanto prima, la possibilità di effettuare i “rapid-test”. Occorre garantire un livello massimo di sicurezza in fabbrica. È nostro obiettivo garantire la salute di tutti i lavoratori presenti nel perimetro aziendale, sia diretti che dell’appalto/indotto. La salute di quanti operano in ArcelorMittal e delle loro famiglie non è derogabile, va salvaguardata immediatamente.
Fim Cisl