Aree interne, al via percorso di ascolto anche nel Mercure Alto Sinni Val Sarmento
Rinunciare a polverizzare risorse in microinterventi per progetti comprensoriali dando prova di maturità favorendo un percorso di sviluppo che parta dalle esigenze del territorio. Questo uno dei messaggi emersi durante l’incontro territoriale svoltosi a Francavilla in Sinni per definire una strategia dell’Area interna “Mercure Alto Sinni Val Sarmento” nell’ambito della programmazione dei fondi comunitari Fesr, Feasr e Fse 2014-2020. Avviato un percorso di ascolto dei territori che si articolerà poi tra fine febbraio e inizio marzo in quattro tappe tematiche: sviluppo locale, scuola ed istruzione, salute e sanità, viabilità e trasporti. All’incontro hanno preso parte il sindaco di Francavilla in Sinni, Franco Cupparo, capofila della seconda Area pilota (la prima è quella della Collina materana con 9 comuni) che comprende 19 comuni (Calvera, Carbone, Castelluccio inferiore, Castelluccio superiore, Castronuovo Sant’Andrea, Cersosimo, Chiaromonte, Fardella, Francavilla in Sinni, Noepoli, Rotonda, San Costantino Albanese, San Giorgio Lucano, San Paolo Albanese, San Severino lucano, Senise, Teana, Terranova del Pollino), amministratori locali, rappresentanti dei parchi del Pollino e dell’Appennino lucano, associazioni professionali, categorie produttive e rappresentanti della società civile, le Autorità di Gestione del Fesr e del Fse, Antonio Bernardo e Franco Pesce, Vincenzo Viola in rappresentanza dell’Autorità di gestione del Feasr (Vittorio Restaino) e il Capo Gabinetto della giunta regionale, Gerardo Travaglio.
“Ascoltare le esigenze dei territori e programmare le attività per evitare di fare le corse contro il tempo per portare a compimento i progetti messi in campo”. E’ stato questo il messaggio che il presidente della Regione, Pittella, ha affidato al Capo Gabinetto Travaglio. “Fare bene e presto: è questa la sfida affidata a sindaci e stakeholder per la nuova programmazione – ha concluso Travaglio”.
“Salvaguardare i diritti di cittadinanza” è la priorità che sta alla base della strategia delle aree interne, come ha specificato l’Autorità di gestione del Po Fesr Basilicata 2014-2020, Antonio Bernardo. “Gli attori chiave – ha continuato – sono tutti coloro che amano il territorio e ognuno dovrà portare il proprio contributo nel definire la strategia che rappresenta una novità della nuova programmazione. E’ necessario individuare idee da mettere in campo facendo prevalere il principio della concentrazione delle risorse in obiettivi specifici, evitando sovrapposizioni”.
Bernardo, nell’apprezzare la celerità e la determinazione degli amministratori dell’area Sud, si è soffermato sull’importanza della gestione associata dei servizi: condizionalità ex ante per poter sottoscrivere l’Accordo di Programma ed attivare le risorse finanziarie. A disposizione per lo sviluppo delle 4 aree interne 118 milioni di euro: 90 rinvenienti dal Fesr, 4 milioni del Fse e 23,5 del Psr a cui si aggiungono le risorse nazionali che saranno stanziate dal Cipe (3,7 milioni per area). A tali risorse, si aggiungeranno quelle dedicate alla medesima area nell’ambito della strategia di sviluppo rurale, da redigere coerentemente alla strategia dell’area interna, che sarà gestita da un Gal da selezionare. Al dibattito sono intervenuti sindaci e amministratori che hanno condiviso il percorso di concertazione dal basso dello sviluppo locale, unica possibilità per rilanciare la crescita di aree che soffrono carenze viarie e assenze di servizi.
Prossimo incontro il 18 febbraio a Roma tra il Comitato nazionale Aree interne, la Regione Basilicata e il comune referente dell’area.