CronacaPuglia

Arrestati i due piromani di Castellaneta

I Carabinieri hanno arrestato due ragazzi, un 16enne ed un 26enne, ritenuti responsabili del rogo dell’abitazione di Castellaneta (TA) che l’estate scorsa provocò la morte di un anziano pensionato e di una figlia di 5 anni. Secondo quanto accertato dai militari, la morte dell’uomo e della figlioletta furono frutto della vendetta del ragazzo di 16 anni. Le vittime Giuseppe Di Turo, di 71 anni, pensionato dell’Ilva, e Francesca, di 5 anni, rimasero intrappolate nell’appartamento, mentre la moglie dell’uomo si salvò lanciandosi da una finestra della casa. Stamane, nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Taranto, Franco Sebastio, i carabinieri hanno ricostruito l’indagine che ha portato all’arresto dei due presunti autori, un 16enne e Massimo Castellaneta, di 26 anni, accusato di concorso nel rogo doloso. Il minore, secondo le indagini, si considerava il bullo del quartiere, e a seguito di una banale lite con il pensionato, gli aveva incendiato un ciclomotore parcheggiato nel cortile.

L’uomo l’aveva denunciato, e per questo il 16enne avrebbe appiccato la notte del 28 agosto il fuoco alla porta della sua abitazione, con la complicità dell’amico più grande. Le fiamme, però, si propagarono immediatamente su grosse buste contenenti abiti usati che l’anziano custodiva in casa, e nel giro di pochi minuti il rogo si sviluppò in tutto l’appartamento, uccidendo l’anziano e la sua figlia più piccola. La moglie della vittima, Lucia Di Napoli, di 37 anni, riportò gravi ustioni, mentre un’altra figlia si salvò solo perchè ospite di parenti

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